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Primi gli italiani…

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Alloggi Itea, la guardia di finanza è riuscita a stanare 43 furbetti, il 67% italiani e il 33% stranieri

Firmato un protocollo con l’Istituto Trentino di Edilizia Abitativa per il controllo delle condizioni economiche dei soggetti che richiedono interventi agevolativi per le politiche abitative. L’assessora Segnana: “Il lavoro delle fiamme gialle è garanzia per tutti i cittadini”

 

TRENTO. Omessa o non corretta autocertificazione dei redditi del proprio nucleo familiare per falsare il calcolo dell’Icef e tanti altri espedienti per fingersi “falsi poveri” e riuscire ad ottenere delle prestazioni sociali e facilitazioni Itea.

In soli due anni la guardia di finanza del Trentino Alto Adige è riuscita a scovare 43 furbetti risultati positivi ai controlli. Cinque sono i casi avvenuti in Trentino (3 italiani e 2 stranieri) mentre i restanti trentasette riguardano l’Alto Adige dove sono state svolte due indagini delle fiamme gialle che hanno portato all’individuazione, in una sola volta, di diverse persone coinvolte.

Gli interventi ispettivi, è stato spiegato dal colonnello della guardia di finanza di Trento, Roberto Ribaudo, hanno permesso di segnalare agli enti erogatori, Itea per la provincia di Trento, circa 150 mila euro di agevolazioni indebitamente percepite.

Statisticamente, contrariamente a quello che in molti pensano, fra tutti i 43 soggetti segnalati e trovati positivi ai controlli, il 67% sono cittadini italiani mentre il 33% sono cittadini stranieri. Numeri, questi, che sfatano i sempre più frequenti luoghi comuni.

Un caso paradigmatico, hanno spiegato le fiamme gialle, è l’operazione “Ferro Nero” a Bolzano dove dal controllo effettuato nei confronti di una società operante nel settore dei rottami ferrosi sono scaturite numerose violazioni di carattere fiscale ed ambientale che hanno portato a constatare un’omissione di dichiarazione dei redditi per oltre due milioni di euro nel periodo 2012-2016.

Dai successivi accertamenti effettuati sulla documentazione trasmessa all’Ipes della Provincia di Bolzano, è stato possibile rilevare che tali soggetti o i loro familiari conviventi erano titolari di convenzioni agevolate per alloggi di edilizia residenziale popolare. Avendo omesso la comunicazione dei proventi dell’attività d’impresa esercitata, è stato dimostrato come gli interessati avevano indebitamente beneficiato, per le annualità comprese tra il 2013 e il 2017, del pagamento di un canone di locazione notevolmente inferiore a quello effettivamente dovuto, provocando un danno di circa 135 mila euro di mancati introiti per l’ente gestore e quindi di entrate per la Provincia.

I risultati di questa operazione, da soli, costituiscono il 90% di quanto scoperto dalle fiamme gialle regionali negli ultimi due anni, a dimostrazione dell’importanza della trasversalità dell’azione investigativa cui la guardia di finanza pone particolare attenzione. Ed è proprio la guardia di finanza che ha siglato un controllo con Itea Spa volto ad una collaborazione sulla verifica delle condizioni economiche dei soggetti che richiedono interventi agevolativi.

“Per noi – ha spiegato il colonnello Roberto Ribaudo – è molto importante questo protocollo per dare segnale sociale molto forte di supporto agli organismi della Provincia di Trento che si occupano di edilizia abitativa agevolata. La guardia di finanza è un interlocutore che possiamo definire non unico ma agevolato proprio in ragione della potestà di polizia finanziaria e alle banche dati a disposizione che consentono di approfondire e scovare i soggetti che falsificano le proprie condizioni economiche”.

Soddisfatto della collaborazione, avviata da ormai 12 anni, con la guardia di finanza, anche il presidente di Itea Salvatore Ghirardini. “Questo tipo di attività che rimandiamo al corpo della guardia di finanza ci consente di portare avanti un sistema sempre più equo” spiega il presidente precisando che l’obiettivo è quello di riuscire a stanare i furbi e aiutare chi ha veramente necessità.

Ad oggi sono circa 3 mila le domande di alloggio depositate e annualmente Itea riesce a darne risposta a 500. In tutto sul territorio ci sono circa 11 mila alloggi con una media di 2,5 persone residenti. L’assessora Stefania Segnana nel ringraziare le fiamme gialle per il lavoro che viene portato quotidianamente avanti ha sottolineato l’importanza dei controllo “che sono garanzia per tutti i cittadini”.

(Giuseppe Fin, il Dolomiti, 13 dicembre 2018)

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