Hotel, viaggi e servizi per i centinaia di migliaia di pellegrini che ogni anno arrivano a Medjugorje, in Bosnia, per recarsi al santuario sorto sul luogo dove nel 1981 sarebbe apparsa la Madonna. Punto di riferimento per una spiritualità popolare e di massa, attorno al santuario si è ovviamente sviluppato un notevole giro di affari.
“A Medjugorje, dove sono inviato per il Santo Padre, c’è una lotta sempre più agguerrita tra il bene e il male. Da un lato si incontrano migliaia di giovani che utilizzano il sacramento della penitenza e della riconciliazione. Dall’altra, però, bisogna essere consapevoli che a causa del massiccio afflusso di pellegrini, in questo posto si sono infiltrate le mafie, tra cui quelle napoletane, pronte a fare profitti”.
La denuncia, durissima, arriva dall’arcivescovo austriaco Henrik Hoser, inviato di Papa Francesco. Le parole dell’alto prelato sono state riportate da alcuni media polacchi, e rilanciate in Italia da TV2000, l’emittente della Cei. Hoser ha pronunciato il suo discorso durante la messa pronunciata all’aeroporto di Varsavia prima del suo ritorno in Bosnia.
Le parole di Hoser farebbero riferimento all’inchiesta partita dalla procura di Santa Maria Capua Vetere, che hanno messo nel mirino le attività di Liberio Andreatta dell’Opera Romana Pellegrinaggi, allontanato dal pontefice dal suo ruolo un anno fa. Lo riporta il quotidiano il Mattino.