sabato, Aprile 27, 2024

‘No alla casa agli immigrati’: Forza Nuova lancia sassi contro la Polizia

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Per impedire lo sfratto di una famiglia italiana irregolare i manifestanti hanno messo in fuga la famiglia eritrea a cui la casa era stata assegnata. Tre agenti feriti, cinque arresti, tra cui il leader di Roma ai romani. Raggi: «Basta violenze neofasciste». Fiore (Fn): «Noi a fianco degli italiani»

Via Giovanni Porzio, zona Corviale. Nella mattinata del 28 settembre, Forza Nuova e Roma ai romani si sono uniti ai residenti per opporsi allo sgombero di una famiglia italiana che occupava abusivamente un alloggio popolare. I manifestanti volevano impedire poi l’ingresso dei nuovi assegnatari, padre, madre e bambino di origini eritrea. Sono intervenute le forze dell’ordine  contro cui i neofascisti si sono scagliati: tre agenti sono rimasti feriti da una sassaiola. Cinque persone sono state arrestate, tra cui Giuliano Castellino, leader del movimento Roma ai romani. 

«Il modo in cui il sindaco di Roma Virginia Raggi e la Questura capitolina stanno affrontando una vera emergenza sociale equivale a soffiare sul fuoco per trasformare la protesta civile e silenziosa in protesta violenta» scrive Roberto Fiore, leader nazionale di Forza Nuova, in una nota diffusa dopo gli incidenti. «La Polizia ha sfrattato una famiglia di italiani per dar posto a una famiglia di immigrati. Il quartiere si è immediatamente rivoltato insieme ai militanti della locale sezione di Forza Nuova».

Né Forza Nuova né Roma ai Romani sono nuovi a iniziative di questo tipo. Il primo episodio il 6 dicembre 2016. San Basilio, altro quartiere della periferia di Roma, si rivolta contro una famiglia marocchina. Una trentina di residenti ha aggredito la famiglia straniera, legittima assegnataria della casa popolare, in difesa degli occupanti abusivi dell’alloggio: «Non vogliamo i negri, andate via con i barconi». Forza Nuova supportava i riottosi: «Sosterremo con forza la rivolta popolare per la difesa di Roma contro chi vuole farci diventare minoranza a casa nostra».

Passano meno di due mesi e il 21 gennaio, al Trullo, Roma ai romani si mobilita per difendere dallo sfratto una coppia di romani, anche loro abusivi. A una famiglia egiziana, padre, madre e cinque figli, non possono prendere possesso della casa che gli era stata regolarmente assegnata dall’Ater. Tutto questo in nome della “Resistenza etnica”: «La patria si difende a calci e pugni» ha scritto più volte su Facebook Giuliano Castellino.

 


(Federico Marconi, L’Espresso, 28 settembre 2017)

Supporta Don Paolo Zambaldi con una donazione con PayPal.

Ultimi post

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dalla stessa categoria