domenica, Novembre 24, 2024

Il respiro della Vita in noi (M. Morwood)

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

I cristiani che hanno creduto che la preghiera si occupasse di “contattare” un Dio che risiede altrove si trovano ora di fronte ad un cambiamento radicale nella loro comprensione della spiritualità.

La preghiera non consiste tanto nel parlare o rivolgersi a Dio, quanto piuttosto nell’approfondire la consapevolezza che Dio – il soffio di vita presente in tutto l’universo – si esprime in modo visibile in noi.

Quando riflettiamo su questa verità, approfondiamo la meraviglia e la gioia per ciò che siamo, apprezziamo la storia di Gesù più che mai (…).

Micheal Morwood

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Ci riuniamo per pregare, credendo che Dio, Sorgente, Potenziatore, Respiro, Vivificatore ed “Energizzatore” preghi in noi.

Preghiamo consapevoli del fatto che Dio, all’opera nella vastità di questo universo da miliardi e miliardi di anni, si esprime in modo visibile e udibile nelle nostre parole di apprezzamento e i nuova consapevolezza.

Ci rallegriamo del Respiro che infonde vita e vitalità al nostro mondo, alle nostre esistenze e al nostro incontro oggi qui in questo luogo; collegandoci a livello più profondo con tutto ciò che esiste.

Ci rallegriamo della meraviglia di chi siamo, portatori del Respiro di Vita, privilegiati in quanto consapevoli di tutto ciò ed invitati, da quello stesso privilegio, a permettere al Respiro di Vita di esprimersi pienamente nel nostro vivere ed amare.

Ricordiamo insieme Gesù di Nazareth, che ha aperto le menti e i cuori a questa consapevolezza e a questa sfida. Il Respiro di Vita, presente nell’universo, si è mosso così liberamente e apertamente nella sua esistenza che la gente ha riconosciuto la profonda relazione, a livello esistenziale, tra dio ed una persona umana.

In Gesù abbiamo visto la verità di ciò che siamo e per questo siamo grati: per il suo insegnamento e per il coraggio con cui ha affrontato la morte e il mistero della relazione con il Soffio della Vita oltre la morte.

Prendiamo questo pane, come Gesù prese il pane, memori del Soffio della Vita, sempre presente, sempre rinfrancante, sempre nutriente, e rendiamo grazie per tutto questo e per la meraviglia di ciò che siamo.

Spezziamo questo pane ricordando la disponibilità di Gesù ad amare con tutto il cuore, con tutta l’anima, con tutte le forze e con tutta la mente, e ad amare il prossimo come lui ha amato se stesso.

Mangiamo questo pane pregando che la generosità del Soffio della Vita trovi libera espressione nella nostra esistenza.

Prendiamo questo vino, consapevoli del fatto che questo immenso Respiro di Vita ci lega a tutto ciò che esiste… e lo fa rispettando la fecondità, la diversità e pluralità, la complessità, il funzionamento del cosmo intero.

Beviamo apprezzando, rispettando ed essendo grati per questo legame.

Ci prendiamo ora del tempo per una riflessione individuale e silenziosa: Il Respiro di Vita prega in me.

Che possiamo permettere al Respiro di Vita di essere presente nelle nostre parole ed azioni, nelle nostre case, nei nostri luoghi di lavoro, in tutte le nostre relazioni e nel nostro mondo.

Tutti: Che tutti possiamo vivere più in conformità a come preghiamo!

tratto liberamente da Michael Morwood, Praying a New Story, Maryknoll New York, Orbis Books, 2004 

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