mercoledì, Dicembre 18, 2024

Gagarin: Primo nello spazio

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Gagarin: Primo nello spazio

(Гагарин. Первый в космосе)

Regista: Pavel Parkhomenko

Genere: Storico/Avventura

Anno: 2013

Paese: Russia

Durata: 108 min

Data di uscita: 6 giugno 2013

Distribuzione: Kremlin Films

Trama: Figlio di un falegname e di una contadina, Jurij Alekseevič Gagarin è il primo uomo che, il 12 aprile 1961 (da allora in Russia Giornata nazionale della Cosmonautica), volò nello spazio all’interno della navicella Vostok-1. I preparativi e le esercitazioni per la missione sono inframezzate dai momenti salienti della vita del cosmonauta, dall’infanzia in campagna al rapporto coi genitori, dall’incontro con la moglie, Valentina Ivanova, alla gioia della paternità. Il rapporto con i colleghi durante i test attitudinali, quello con i vertici dell’aviazione sovietica o con le persone comuni descrivono un eroe dell’URSS durante la corsa allo spazio.

Commento: Una pellicola coinvolgente, un interessante affresco storico, una prospettiva meno “yankee”…

Le vite, l’eroismo, le relazioni personali e famigliari, il coraggio di un pugno di uomini che, partendio dal Cosmodromo di Bajkonur nell’URSS di Nikita Chruščëv, fecero l’impresa!

Jurij Gagarin, German Titov e gli altri cosmonauti del programma Vostok, il padre della cosmonautica sovietica Sergej Pavlovič Korolëv… ma anche Konstantin Ėduardovič Tsiolkovsky, Valentina Tereškova (prima donna nello spazio), Svetlana Savickaja, i successi del programma Sputnik, ci riportano alla realtà storica che oggi si cerca di cancellare.

Mentre in occidente si vuole riscrivere biecamente la storia (come già fatto per la II Guerra Mondiale, la liberazione dei campi di sterminio, la vittoria sul Nazi-fascismo… oppure come io stesso ho letto pubblicazioni Nasa-USA che affermano che la prima donna nello spazio è stata un’americana… Sally Ride nel 1983!!!) e i monumenti a questi eroi vengono vandalizzati dai governi fascisti come quello Ucraino ed Estone, questo film rimette la storia nella giusta prospettiva.

don Paolo Zambaldi

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