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L’ex decano di Francoforte, Johannes zu Eltz, chiede libertà di scelta sul celibato (katholisch.de)

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

FRANKFURT – L’ex decano della città di Francoforte Johannes zu Eltz parla con noi di celibato, commenta il percorso sinodale e la nuova avventura della Chiesa a Francoforte.

L’ex decano della città di Francoforte, Johannes zu Eltz, chiede che finalmente ci si muova verso la libertà di scelta per quanto riguarda il celibato. Egli spera che questo aiuti le future generazioni di sacerdoti, perché la libertà di scelta è un’espressione di fiducia/responsabilità, ha recentemente dichiarato zu Eltz al quotidiano Frankfurter Rundschau. L’ex decano ha dichiarato che solo con il passare del tempo si è reso conto che per vivere il ministero sacerdotale non è necessario il celibato obbligatorio, ma che questa vocazione si può vivere benissimo anche nel matrimonio… “forse meglio!”. E aggiunge ancora: “All’epoca della mia ordinazione non me ne rendevo conto… anche se fossi stato libero di scegliere non mi sarebbe servito, non sarei stato in grado in quel momento…”.

Per quanto riguarda le riforme del cammino sinodale, Johannes zum Eltz vede il problema principale nel sistema giuridico ecclesiale (risalente al 1983), a causa del quale le riforme procedono troppo lentamente, anche se questo processo è costante rimane “al momento estremamente lento”. “Una maggiore velocità sarebbe chiaramente necessaria e possibile. C’è così tanta validità e verità nelle proposte che arrivano della Germania che a Roma bisognerebbe essere pazzi ad ignorarle”, ha sottolineato. (…)

La Chiesa che osa fare qualcosa di nuovo

L’ex decano zu Eltz ha elogiato il presidente della DBK, e vescovo di Limburg, Bätzing evidenziando che egli si batte per un vero cambiamento nella Chiesa, anche di fronte ai venti contrari. “È pienamente a favore del programma di riforma e lo sta anche guidando. Tuttavia, come lui stesso afferma, deve sempre farlo nel rispetto della fede della Chiesa e del suo ordinamento giuridico di base. E questi sono anche i limiti della riforma”, prosegue zu Eltz. “Un vescovo non può cambiare l’intero sistema Chiesa”, afferma zu Eltz. È quindi necessario ed urgente modificare radicalmente l’ordinamento giuridico della Chiesa.

Dopo 14 anni come decano della città di Francoforte sul Meno, Johannes zu Eltz si è dimesso dall’incarico il 1° maggio. In futuro, la Chiesa cittadina di Francoforte non sarà più guidata da un decano unico, ma da una doppia leadership eletta per cinque anni dal consiglio sinodale cittadino. Zu Eltz vede in questo un segnale importante di democrazia: “Una Chiesa guidata da una donna e da un uomo che non sono sacerdoti… E sono eletti, non nominati dal vescovo! Tutto questo è ufficiale e rimaniamo nella Chiesa cattolica!”. Secondo l’ex decano, questo non non farà certo scalpore all’esterno, ma per la Chiesa un passo del genere è “una cosa incredibile e nuova, che ci permette di uscire dai limiti di una struttura gerarchica e realizzare una realtà/comunità più vitale e propositiva”. Zu Eltz è stato decano della città di Francoforte dal 2010. È ancora membro del Capitolo della Cattedrale di Limburg e parroco della parrocchia di San Bartolomeo (Cattedrale di Francoforte). Inoltre è stato uno dei partecipanti al Cammino sinodale.

katholisch.de, 07.05.2024

(liberamente tradotto da don Paolo Zambaldi)

Articolo in lingua tedesca: https://katholisch.de/artikel/53150-ex-stadtdekan-zu-eltz-fordert-wahlfreiheit-bei-zoelibat

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