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sabato, Luglio 27, 2024

1st World Meeting of Lay Ministers-Primo Meeting mondiale degli operatori pastorali laici

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Lettera rivolta ai partecipanti al Sinodo mondiale

Cari fratelli e sorelle in Cristo,

Siamo operatori pastorali laici, rafforzati dal battesimo, formati teologicamente e chiamati a servire la missione di Cristo nella Chiesa e per conto della Chiesa. Veniamo da Austria, Bolivia, Germania, Ghana, India, Corea, Filippine, Slovenia, Svizzera e Stati Uniti. Serviamo come ministri laici, operatori pastorali, educatori religiosi, cappellani e in molti altri ruoli. Condividendo lo spirito della sinodalità, ci siamo riuniti dal 1 al 5 ottobre a Roma per riflettere su ciò che ci da gioia e forza nel nostro sevizio ecclesiale e sulle sfide che dovremo affrontare  nel nostro ruolo . Inoltre abbiamo voluto esprimere le nostre speranze per il Sinodo dato che ci sentiamo inseriti nel cammino verso una Chiesa missionaria e “tutta ministeriale”.

Abbiamo trascorso del tempo assieme pregando, condividendo le nostre storie e le nostre differenti esperienze nel ministero, ascoltando in silenzio lo Spirito e facendo opera di discernimento, attraverso un processo sinodale, tenendo l’Instrumentum Laboris del Sinodo come guida. In questo stesso spirito sinodale, condividiamo le gioie, le sfide e le nostre speranze, invitandovi a portarle con voi lungo il cammino sinodale.

Con gioia rispondiamo al dono e alla grazia della nostra chiamata a servire il popolo di Dio, come hanno fatto i nostri predecessori nella fede.

Ad incoraggiarci in questo cammino sono:

La nostra capacità di accompagnare e guidare i fedeli in una realtà in continua evoluzione, nella Chiesa e nel mondo, con tutte le novità e le opportunità che ciò porta con sè.

La ricchezza della nostra preparazione teologica, dell’educazione e della formazione a un servizio qualificato e ufficiale nella Chiesa.

Le relazioni, basate sulla corresponsabilità e sulla collaborazione, con colleghi, ordinati e non, e, per alcuni di noi, l’autorizzazione formale al ministero.

L’opportunità di contribuire attivamente alla realizzazione di una Chiesa sinodale, coltivando i semi del pensiero e delle metodologie sinodali nel terreno fertile dei nostri continenti, ora e in futuro.

Ma ci troviamo anche di fronte a delle sfide:

Il mancato riconoscimento e la conseguente accettazione del valore e dell’importanza di tutti i ministeri nella Chiesa. Molti di noi si devono scontrare con la carenza sia di strutture che di sostegno finanziario adeguati.

Il clericalismo è un grave pericolo per una Chiesa sinodale e ha portato a un abuso di potere che ha colpito e danneggiato le relazioni, scoraggiato la partecipazione in generale e degli operatori pastorali in particolare. Tutto ciò, in combinazione con una forte mentalità patriarcale, continua a creare gravi problemi alle donne e alle persone che fanno parte della comunità LGBTQ+. Le donne, soprattutto, si sentono emarginate quando si tratta di accedere alla formazione teologica e al lavoro nelle strutture della Chiesa.

Gli operatori pastorali svolgono un ruolo importante nella vita della Chiesa, ma a volte non viene dato loro lo spazio e la fiducia necessari per servire il popolo di Dio nella liturgia, negli studi accademici, nel lavoro sociale e in altri ambiti pastorali.

La nostra speranza è che la Chiesa sinodale diventi una realtà in mezzo a noi, attraverso e con tutti gli operatori pastorali:

Speriamo che questa comunione sia vissuta all’interno di una Chiesa che cammina con il popolo, in spirito di fratellanza e non come un gruppo elitario. Pertanto, cerchiamo un’autentica giustizia di genere e reali pratiche di inclusione ecclesiale che si realizzino nell’ascolto, nel dialogo e nel discernimento comunitario.

Concepiamo la nostra missione come sostegno a una ministerialità plurale che riconosca i bisogni della comunità e risponda ai segni dei tempi. Ci auguriamo quindi che l’intera vita sacramentale della Chiesa sia rivitalizzata proprio attraverso questi diversi ministeri. Consapevoli che, la formazione all’autorevolezza e alla responsabilità si rifletterà in tutti i settori della vita ecclesiale.

Speriamo in una Chiesa fondata sulla partecipazione intesa come corresponsabilità e decisioni condivise. Pertanto dobbiamo ripensare le strutture e i sistemi esistenti che troppo spesso promuovono ancora le divisioni e il clericalismo e dobbiamo invece cercare di rivalutare il ruolo dei laici.

Ci impegniamo con il nostro lavoro a condividere le nostre gioie, a superare le sfide e a realizzare le nostre speranze per tutta la Chiesa e per la sua missione. Non vediamo il 1° Incontro Mondiale dei Ministri Laici come un punto di arrivo, ma piuttosto come “l’inizio di un inizio”. Per partecipare e arricchire la missione della Chiesa, creeremo una rete mondiale di ministri professionisti e continueremo il nostro cammino insieme, lavorando per co-creare una Chiesa sinodale per il bene di tutti e della nostra casa comune.

Roma, 04 ottobre 2023, festa di San Francesco d’Assisi,

I partecipanti al 1° Incontro mondiale degli operatori pastorali.

Contatti:

worldmeeting@bvpr-deutschland.de

https://www.bvpr-deutschland.de/world-meeting/

Supporta Don Paolo Zambaldi con una donazione con PayPal.

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