sabato, Aprile 27, 2024

La macchina del fango contro Jorit (G. Pagano)

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Fino a ieri Jorit veniva osannato, chiamato ovunque dal centro sociale al comitato di quartiere. Prime pagine dei giornali progressisti di mezzo mondo sulla sua Human Tribe, ora sembra essere diventato il nemico numero uno.

Può piacere o meno, ognuno ha i suoi gusti e può avere le sue opinioni su ciò che vede.

Però non vi sembra un po’ curioso che fino a tre mesi fa il main stream lo osannava come il nuovo Caravaggio e ora è diventato il nemico pubblico numero 1?

Mi sembra evidente che dopo il suo viaggio in Donbass e le sue parole sulle guerra in Ucraina, ci sia una chiara volontà denigratoria nei suoi confronti, in particolare sul suo pensiero, che condivisibile o meno dovrebbe essere tutelato in ogni modo da chi si dice di sinistra e invece accade il contrario.

La cosa assurda è che ci sono centinaia di persone che lo hanno esaltato per i suoi murales su Cucchi, Angela Davis ecc. Mentre oggi sarebbero disposte a vederlo bruciare sul rogo solo perché ha messo la sua firma su una nuova opera.

Ognuno quando utilizza i social network dovrebbe riflettere seriamente sul potere che hanno i grandi media di determinare il dibattito e di scegliere le priorità su cui tutti devono discutere a seconda delle convenienza del momento.

Ad esempio: da due giorni mezza Italia discute sul libro di un generale mezzo “abbonato” (espressione del dialetto napoletano per indicare un soggetto con problemi di comprensione della realtà materiale) che se non avesse avuto tutto questa eco di indignazione non l’avrebbe letto neanche la moglie.

Secondo voi davvero oggi il fango su Jorit è il prodotto delle vostre opinioni sull’arte? Credete veramente che importi a qualcuno? Credete che davvero esprimere opinioni sulla linea artistiche delle mura cittadine su Facebook sia fare dibattito sull’arte e voi attori di questa cosa?

Non avete mai il dubbio di essere gli ennesimi nessuno utili come massa per screditare qualcuno o qualcosa in un gioco un po’ più grande di voi?

Quando il main stream decide l’agenda setting, i vostri post e le vostre osservazioni servono solo a sostenere lo scopo dominante della comunicazione in quel momento.

Per me Jorit resta un grande artista, un ragazzo di Napoli che è riuscito con la sua arte a diventa mee uno dei pittori contemporanei più famosi del mondo che porta in giro una visione del mondo molto vicina alla mia. Posso avere anche opinioni diverse dalle sue su tante cose ma preferirò sempre i suoi murales ad un cartellone pubblicitario o ad una ristrutturazione con sotto il nome dell’impresa che l’ha realizzata.

E non parlo di arte, perché non ne capisco nulla e non ci voglio nemmeno entrare, ma di messaggi semplici che si possono diffondere anche con un murale commissionato dalla peggiore delle istituzioni.

Jorit è un patrimonio di una visione politica altermondialista, antimperialista (che sicuramente ha sfondato il main stream) che ormai in Italia sta scomparendo sotto i colpi dell’omologazione neoliberista.

Giovanni Pagano, Contropiano.org, 20 Agosto 2023

La macchina del fango contro Jorit – Contropiano

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