giovedì, Aprile 25, 2024

“Perchè pregare?” Mohandas K. Gandhi

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

“Lei ci chiede di pregare Dio affinchè illumini i bianchi in Sudafrica e dia agli indiani di laggiù la forza e il coraggio di rimanere saldi fino alla fine.

Una preghiera così può essere indirizzata solo a una persona. Se Dio è una forza onnipervasiva e onnipotente, perché pregarlo? Egli continuerà la Sua opera qualsiasi cosa accada.”


Ho già scritto su questo argomento in precedenza. Ma siccome è una questione che si ripresenta di continuo, e in lingue differenti, un’ulteriore delucidazione potrà essere d’aiuto. Secondo me Rama, Rahaman, Ormazd, Dio o Krishna rappresentano altrettanti tentativi da parte degli uomini di dare un nome a quella Forza invincibile che è la più grande di tutte le forze.

È inerente all’uomo, per quanto egli sia imperfetto, tendere incessantemente alla perfezione, e in questa tensione cade nella fantasticheria. Come un bambino che cerchi di stare in piedi cade a terra una volta dopo l’altra e alla fine impara a camminare, anche l’uomo, con tutta la sua intelligenza, è solo un bambino rispetto a Dio che è infinito e senza età.

Potrebbe sembrare un’esagerazione ma non lo è!

L’uomo può soltanto descrivere Dio nel proprio misero linguaggio. La Forza che chiamiamo Dio sfida le descrizioni. Non che quella Forza necessiti dei tentativi umani per descriverlo: è l’uomo che ricerca i mezzi con i quali descrivere quella Forza più vasta dell’oceano.

Se si accetta questa premessa, non c’è nessun bisogno di chiedere perché preghiamo.

L’uomo può concepire Dio solo entro i limiti della propria mente. Se Dio è vasto e senza limiti come l’oceano, come può una piccola goccia come l’uomo immaginare ciò che Egli è? La goccia può sperimentare com’è l’oceano solo se vi cade dentro e vi si immerge.

(…)

Allora che cosa importa se un uomo adora Dio come Persona e un altro come Forza? Entrambi fanno la cosa giusta in accordo con la loro visione.

Nessuno conosce e forse nessuno conoscerà mai qual è il modo assolutamente giusto di pregare.

L’ideale deve sempre rimanere un ideale.

Bisogna solo ricordare che Dio è la Forza fra tutte le forze. Tutte le altre forze sono materiali.

Ma Dio è la forza vitale o lo spirito che tutto pervade e tutto abbraccia, e perciò è oltre l’umana comprensione.

M.K. Gandhi, In cammino verso Dio, Mondadori, 2006, pag. 78-80

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