Chiesero a Rumi, maestro spirituale persiano del tredicesimo secolo:
Cos’è la paura?
– La non accettazione dell’incertezza. Se accettiamo l’incertezza, diventa un’avventura.
Cos’è l’invidia?
– La non accettazione della beatitudine nell’altro. Se lo accettiamo, diventa ispirazione.
Cos’è la rabbia?
– La non accettazione di ciò che è al di fuori del nostro controllo. Se la accettiamo, diventa tolleranza.
Cos’è l’odio?
– La non accettazione delle persone così come sono. Se li accettiamo incondizionatamente, allora diventa amore.
Qual è la maturità spirituale?
È quando smettiamo di provare a cambiare gli altri e ci concentriamo sul cambiare noi stessi.
È quando accettiamo le persone così come sono.
È quando capiamo che tutti hanno successo secondo la loro prospettiva.
È quando impariamo a “lasciar andare”.
È quando siamo in grado di non avere “aspettative” in una relazione, e diamo solo per il piacere stare.
È quando capiamo che ciò che facciamo, lo facciamo per la nostra stessa pace.
È quando perdiamo la necessità di mostrare al mondo quanto siamo intelligenti.
È quando smettiamo di cercare l’approvazione degli altri.
È quando smettiamo di paragonarci con gli altri.
È quando siamo in pace con noi stessi.
La maturità spirituale è quando siamo in grado di distinguere tra “bisogno” e “volere” e siamo in grado di lasciar andare questa volontà.
E ultimo e più importante:
La maturità spirituale si ottiene quando smettiamo di cercare “felicità” essendo la felicità la naturalezza stessa in noi.
Rumi