domenica, Dicembre 22, 2024

Sternberg: Roma è nervosa per il successo del percorso sinodale

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Dopo il pronunciamento romano (senza alcuna firma) sul cammino sinodale, il movimento cattolico “Maria 2.0” invita i vescovi tedeschi a difendere il processo di riforma dalle critiche.

L’ex presidente dello ZdK Thomas Sternberg vede nervosismo a Roma per il “successo di questo percorso sinodale”.

Il vescovo di Ratisbona, Rudolf Voderholzer, esprime la sua gratitudine per le linee guida che Roma tenta di imporre.

Dopo la dichiarazione romana sul cammino sinodale, il movimento “Maria 2.0” invita i vescovi tedeschi a difendere con coraggio il processo di riforma dalle critiche. I vescovi dovrebbero decidere se vogliono una Chiesa viva in questo paese o se preferiscono guidare un’istituzione morta, ha detto Maria Mesrian di “Maria 2.0” su Deutschlandfunk.

Finora il vescovo Georg Bätzing, presidente della Conferenza episcopale e presidente del Cammino sinodale, insieme alla copresidente Irme Stetter-Karp, hanno respinto al mittente le critiche (ancora anonime!) di Roma. Il vescovo ausiliare Rolf Lohmann di Xanten nella diocesi di Münster si è unito a loro.

Secondo Mesrian, i vescovi non dovrebbero temere un confronto con il Vaticano. Era chiaro fin dall’inizio che il processo di riforma avviato sarebbe stato osteggiato da Roma.

Sternberg: Classica crisi estiva

L’ex presidente del Comitato centrale dei cattolici tedeschi, Thomas Sternberg, vede nella lettera un segnale che “c’è ovviamente un grande nervosismo a Roma per il successo di questo percorso sinodale, forse non prevedibile”. Ci sono stati simili “sussulti” da parte della curia romana in ogni estate dal 2020, ha dichiarato Sternberg a “Domradio” (Colonia) .

Secondo Sternberg, le minacce romane sono inconsistenti e non veritiere. Nessuno ha mai affermato che il percorso sinodale volesse cambiare o stabilire principi che interessano l’intera Chiesa. Né nessuno ha mai messo in dubbio che le decisioni “dovranno essere sottoposte a conferma” da parte di Roma e che il dialogo con il Vaticano continua.

Voderholzer: Le dottrina esistente deve essere la base!

Il vescovo Rudolf Voderholzer di Ratisbona (uno dei pochi vescovi che si è sempre opposto ad un cammino di riforma!) esprime la sua gratitudine per la dichiarazione romana. Ora bisogna “percorrere finalmente il cammino sinodale al fianco del papa, e questo significa: ascoltare, parlare, consigliare e pregare sulla base della fede cattolica e non con l’obiettivo di cambiarla”, ha affermato il presule sul giornale “Tagespost”.

Secondo il vescovo, fin dal principio, Francesco sarebbe stato scettico sul “cosiddetto cammino sinodale” tedesco. Allo stesso modo, alti rappresentanti della Curia avevano espresso le loro critiche. Tuttavia, tutti questi segnali sono stati “ignorati, interpretati o reinterpretati in modo disonesto” dai responsabili del cammino sinodale, afferma Voderholzer.

https://www.kirche-und-leben.de/artikel/sternberg-rom-ist-nervoes-ueber-den-erfolg-des-synodalen-wegs

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