“La nostra proposta più moderata sarebbe piuttosto una legge così redatta:
«Art. 1 – La terra appartiene a chi ha il coraggio di coltivarla.
«Art. 2 – Le case coloniche appartengono a chi ha il coraggio di starci.
«Art. 3 – Il bestiame appartiene a chi ha il coraggio di ripulirgli ogni giorno la stalla.
«Art. 4 – I boschi appartengono a chi ha il coraggio di vivere in montagna.
È nostra opinione però che una così tardiva giustizia non basterebbe a fermare l’esodo.
Bisogna ricuperare anche tutte le ricchezze che per secoli son partite dalla terra verso i salotti cittadini (e dire che l’Art. 43 della Costituzione vorrebbe invece indennizzare i salotti!).
Rendere queste ricchezze ai loro veri proprietari, trasformarle in bagni, sciacquoni, scuole, strade, trattori, canali.
Bisogna buttare tutte queste cose ai piedi dei contadini, supplicarli di perdonarci e di fermarsi.
Ma anche per questo è già tardi”.