sabato, Aprile 20, 2024

Next Generation Eu: l’Europa non equipari il nucleare civile alle rinnovabili (Giampaolo Petrucci)

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Quali tipologie di energia possono essere considerate rinnovabili e quindi meritare i fondi di Next Generation Eu? A deciderlo sarà un atto ufficiale della Commissione Europea entro fine anno. Tra tutte, raccomandano in un comunicato di ieri tre associazioni (Coordinamento per la Democrazia Costituzionale, Laudato Sì’, Nostra) riunite nell’Osservatorio sulla Transizione Ecologica, «va esclusa in radice l’energia nucleare, che non è rinnovabile ed è pericolosa. Anche il gas naturale va escluso in quanto energia fossile che produce Co2». Non è la prima volta che le associazioni puntano il dito contro il nucleare civile (v. qui e qui), consapevoli della minaccia arrecata dalle continue pressioni delle lobby del nucleare e introdotta in Italia dalle inquietanti aperture del ministro alla Transizione ecologica Roberto Cingolani, che tra l’altro andrebbero a scontrarsi contro la volontà popolare espressa nei referendum del 1987 e del 2011. «Non è accettabile che il ministro Cingolani continui ad essere ambiguo sul nucleare», ribadiscono le tre associazioni: «È ministro della Repubblica e ha il dovere costituzionale di rispettare con lealtà il risultato del voto popolare che per due volte ha bocciato il nucleare in Italia».

La Francia preme sul nucleare civile, ma le sue centrali di “nuova generazione” «sono in ritardo di oltre 10 anni e stanno costando 5 volte quanto previsto. La Francia ed altri paesi puntano ai soldi del Next Generation Eu per coprire costi proibitivi». «Verniciare di verde il nucleare – denuncia infine l’Osservatorio – è pura propaganda ed è contro gli impegni di Parigi per il clima. Se l’Ue accettasse questa scelta, propugnata dalla Francia, i fondi della Next Generation Eu finirebbero per finanziare l’industria di stato francese, per prolungare la vita dei vecchi reattori russi nell’est europeo e nuove installazioni in Polonia. Il contrario di una transizione ecologica. Per questo abbiamo lanciato, tramite Change.org – le firme in queste ore si stanno moltiplicando – una lettera aperta al Governo italiano per chiedergli di bloccare il tentativo in sede europea di equiparare il nucleare alle energie rinnovabili, ricorrendo se necessario anche al veto dell’Italia».

Giampaolo Petrucci, Adista.it, 28/10/2021

https://www.adista.it/articolo/66938

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