domenica, Dicembre 22, 2024

4 novembre: non festa ma lutto. Ogni vittima ha il volto di Abele

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Proposta del Centro di Ricerca per la Pace e i diritti umani di Viterbo, Movimento Nonviolento e PeaceLink

La data del 4 novembre viene celebrata con continuità dal fascismo fino ad oggi, per richiamare l’unità dell’Italia sotto il segno della guerra e dell’esercito. “Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate” nell’anniversario della fine di un tragico conflitto che costò al nostro paese un milione e duecentomila morti (600.000 civili e 600.000 militari): per la prima volta nella storia a morire a causa della guerra non furono solo i militari al fronte, ma in pari numero i civili vittime di bombardamenti o di stenti, malattie, epidemie causate dalla guerra stessa.

Vogliamo ricordare e onorare quei morti rinnovando l’impegno contro ogni guerra e la sua preparazione, dunque contro le guerre di oggi, contro le armi costruite per le guerre di domani. Solo opponendosi a tutte le guerre si onora la memoria delle persone che dalle guerre sono state uccise.

Meno armi più salute, ridurre drasticamente le spese militari e devolvere i fondi a sanità, assistenza, ricerca e servizi pubblici.

Per questo chiediamo una drastica riduzione delle spese militari che gravano sul bilancio dello stato italiano.

Per questo sosteniamo la richiesta che l’Italia sottoscriva e ratifichi il Trattato Onu per la messa al bando delle armi nucleari.

Per questo sosteniamo la Campagna “Un’altra difesa è possibile”, che prevede l’istituzione di un Dipartimento per la difesa civile, non armata e nonviolenta.

Pace, disarmo, smilitarizzazione. Tutela della salute di tutte e tutti.

Proponiamo che il 4 novembre (nel rispetto delle norme per il contenimento della pandemia) si svolgano commemorazioni nonviolente delle vittime di tutte le guerre, commemorazioni che siano anche solenne impegno contro tutte le guerre e le violenze.

Queste iniziative di commemorazione e di impegno morale e civile devono essere rigorosamente nonviolente.

Occorre quindi che si svolgano in orari distanti e assolutamente distinti dalle ipocrite celebrazioni dei poteri armati, quei poteri che quelle vittime fecero morire.

Ed occorre che si svolgano nel modo più austero, severo, solenne: depositando omaggi floreali dinanzi alle lapidi ed ai sacelli delle vittime delle guerre, ed osservando in quel frangente un rigoroso silenzio.

Ovviamente prima e dopo è possibile ed opportuno effettuare letture e proporre meditazioni adeguate, argomentando ampiamente e rigorosamente perché le persone amiche della nonviolenza rendono omaggio alle vittime della guerra e perché convocano ogni persona di retto sentire e di volonta’ buona all’impegno contro tutte le guerre, e come questo impegno morale e civile possa concretamente limpidamente darsi.

A tutte le persone amiche della nonviolenza chiediamo di diffondere questa proposta e contribuire a questa iniziativa.

Contro tutte le guerre, contro tutte le uccisioni, contro tutte le persecuzioni.

Per la vita, la dignità e i diritti di tutti gli esseri umani.

Ogni vittima ha il volto di Abele.

Solo la nonviolenza puo’ salvare l’umanità.

Solo la pace salva le vite. Salvare le vite è il primo dovere.

Movimento Nonviolentoper contatti: via Spagna 8, 37123 Verona, tel. e fax: 0458009803, e-mail: an at nonviolenti.org, sito: www.nonviolenti.org e www.azionenonviolenta.it

PeaceLinkper contatti: e-mail: info at peacelink.it, abruzzo at peacelink.it, sito: www.peacelink.it

Centro di ricerca per la pace e i diritti umani di Viterboper contatti: e-mail: centropacevt at gmail.com web: Mailing list – nonviolenza at peacelink.it

https://www.pressenza.com/it/2021/10/4-novembre-non-festa-ma-lutto-ogni-vittima-ha-il-volto-di-abele/

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