venerdì, Marzo 29, 2024

Israele approva una nuova colonia di Gerusalemme, isolando le aree palestinesi (IMEMC Media/Bocche Scucite)

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Mercoledì la municipalità israeliana di Gerusalemme ha approvato il sequestro di una vasta area (200 dunams) a Gerusalemme Est per costruire una nuova colonia in violazione del diritto internazionale e degli accordi firmati. Questo segna l’ultima fase del piano “E1 Jerusalem”, pianificato da tempo dal governo israeliano, che prevede di prendere possesso e rubare la maggior parte di Gerusalemme Est ai suoi abitanti palestinesi, circondare Gerusalemme con insediamenti per soli ebrei, isolare e sfollare i palestinesi che rimangono.

I funzionari israeliani hanno originariamente tentato di effettuare la confisca illegale di terra nel 2014, ma non avendo il pieno sostegno degli Stati Uniti e affrontando le critiche della comunità internazionale, non sono riusciti a impossessarsi della terra.

Ora, dopo quattro anni di espansione massiccia delle colonie israeliane e di furto di terre palestinesi mentre il regime Trump era al potere negli Stati Uniti, il governo israeliano è stato incoraggiato a realizzare altri sequestri di terre in diretta violazione del diritto internazionale.

Mercoledì, mentre la municipalità israeliana di Gerusalemme annunciava l’approvazione della colonia di insediamento Givat HaMatos, il ministro degli Esteri israeliano Yair Lapid scambiava convenevoli con il vicepresidente degli Stati Uniti Kamala Harris a Washington DC. Lapid ha lodato Harris per “aver sostenuto Israele nel corso degli anni” e per essere “uno dei migliori amici di Israele”.

La Harris non ha menzionato l’approvazione degli insediamenti, dicendo solo che aveva intenzione di discutere con Lapid “le esigenze di sicurezza di Israele, la pace e la prosperità per Israele e i palestinesi. Parleremo anche della questione iraniana e degli accordi di Abramo”.

Secondo un articolo di Evan Gottesman dell’Israel Policy Forum all’inizio di quest’anno, “Givat Hamatos minaccia di isolare i quartieri palestinesi di Gerusalemme Est di Beit Safafa e Sharafat dal resto della città, interrompendo la contiguità di una futura capitale palestinese [sic], così come il collegamento tra Gerusalemme Est e la Cisgiordania. Inoltre, l’offerta presentata dal governo israeliano per Givat Hamatos riserva il 40% delle nuove unità ai beneficiari di alloggi sovvenzionati dallo Stato. La cittadinanza è un requisito per questo beneficio, lasciando così fuori quasi tutti i palestinesi di Gerusalemme Est, che hanno solo la residenza israeliana [i palestinesi di Gerusalemme sono considerati “residenti” nella loro stessa patria, senza cittadinanza, poiché le autorità israeliane stanno cercando di farli andare via, per poter prendere le loro terre e case]. Tutto questo completa il piano Trump, che ha ristretto una potenziale capitale palestinese a due piccole aree a est della barriera Israele-Cisgiordania”.

Uno dei membri del comitato del comune di Gerusalemme che ha approvato il progetto mercoledì, Yehuda Freudliger, ha dichiarato: “Sono felice oggi di essere un partner nel portare avanti il piano di costruzione di Givat Hamatos. Gerusalemme brama terreni per la costruzione, Givat Hamatos è un luogo ideale che non danneggia la natura ed è vicino ai quartieri esistenti. Tutti gli amanti di Gerusalemme e gli amanti dell’ambiente e della protezione della natura dovrebbero fare tutto il possibile per promuovere il piano e non lasciare che le pressioni politiche lo ritardino”.

La costruzione del nuovo insediamento fino a 2.600 unità abitative isolerà e circonderà i restanti quartieri palestinesi di Gerusalemme, impedendo loro di poter accedere alla Cisgiordania.

L’approvazione dell’insediamento da parte di Israele è stata condannata dal ministro degli Esteri dell’Unione Europea Joseph Burrell, che ha detto che il nuovo insediamento in questo luogo cruciale “danneggerà le possibilità di stabilire uno stato palestinese con continuità territoriale”.

Articolo originariamente pubblicato su IMEMC Media e tradotto in italiano da Bocche Scucite

http://www.bocchescucite.org/israele-approva-una-nuova-colonia-di-gerusalemme-isolando-le-aree-palestinesi/

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