martedì, Aprile 16, 2024

Preghiere del 17 gennaio 2021 – II T.O. – anno B

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Shemah’/ascolta israele, è il primo precetto che Dio rivolge agli israeliti nel deserto, anche oggi ad ogni uomo e donna, ma – in ogni relazione – per saper ascoltare è necessario fare il vuoto dentro di noi, a maggior ragione, per ascoltare ciò che Dio vuole dirci e perchè ogni sua parola non vada persa;

In ebraico “dove dimori?” significa anche “dove sei nella tua vita?”. Anche ad ognuno di noi Dio chiede “del tempo che ti è stato assegnato, che ne hai fatto?”. Signore, fa che non ci nascondiamo davanti a noi stessi e che sappiamo assumerci le nostre responsabilità;

Domenica/Oggi si celebra la 32a Giornata per l’approfondimento del dialogo fra cattolici ed ebrei riflettendo insieme sul libro del Qohelet che ci interroga sul senso della vita. In questo tempo pervaso di dolore e morte, Qohelet insegna che non saranno i muri a salvarci ma l’essere responsabili della salute e del benessere di tutti;

Per tutte le famiglie, soprattutto per quelle in cui un componente è affetto da disabilità. Affinchè, dopo un anno di restrizioni e, in molti casi, di totale abbandono, non perdano la pace e riescano a far vivere la famiglia senza scoraggiarsi;

Per noi qui riuniti e per la nostra comunità. Affinchè non crediamo di conoscere Dio solo perchè frequentiamo assiduamente i luoghi di culto. Signore, non disdegnare le nostre offerte, ma apri i nostri orecchi al grido di chi è solo, oppresso, abbandonato e apri la nostra bocca per annunciare la tua giustizia;

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Pensiero da leggere alla fine della messa prima della benedizione:

Lunedì 18 comincerà la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani che terminerà il 25 gennaio. Nella difficile situazione dell’Europa del 1938, Genevieve Micheli, madre superiora della comunità di Grandchamp in Svizzera (oggi multiconfessionale e di ogni provenienza etnica) ebbe a scrivere parole che sono attuali più che mai.

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“Viviamo un’epoca che è allo stesso tempo problematica e magnifica, un’epoca pericolosa in cui nulla protegge l’anima, in cui traguardi rapidi e pienamente umani sembrano spazzare via gli esseri umani…

e io penso che la nostra civiltà troverà la morte in questa follia collettiva di rumore e di velocità in cui nessun essere può pensare…

Noi cristiani, che conosciamo il pieno valore della vita spirituale, abbiamo una responsabilità enorme e dobbiamo rendercene conto, unirci e aiutarci vicendevolmente per creare forze di pace e rifugi di serenità, centri vitali dove il silenzio della gente richiama la Parola creatrice di Dio.  una questione di vita o di morte

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