domenica, Dicembre 22, 2024

In memoria di Rosa Luxemburg (da Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie)

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Il 15 gennaio 1919 fu assassinata Rosa Luxemburg, due settimane dopo aver fondato il partito comunista in Germania con Karl Liebknecht.

Importante fu il suo contributo teorico all’economia. Con l’intento di divulgare ampiamente le teorie marxiste, le ha aggiornate comprendendo la rilevanza delle dinamiche internazionali che sono alla base del sistema imperialistico. La sua opera economica principale è “L’accumulazione del capitale” pubblicata nel 1913.

Rosa Luxemburg era nata a Zamosc nella Polonia russa nel 1871. Era l’ultima di cinque figli di una famiglia ebrea poverissima. Nell’infanzia fu colpita da una grave forma di sciatica, di cui risentì per tutta la vita.

A 15 anni aderì al movimento rivoluzionario polacco e, non ancora diciottenne, dovette espatriare clandestinamente per sfuggire all’arresto. A Zurigo intraprese gli studi di scienze naturali, per poi passare a quelli di scienze politiche. Si laureò con lode presentando una tesi di storia economica, poi pubblicata, sullo sviluppo della Polonia.

Dopo la laurea contrasse un matrimonio fittizio (si separò dopo qualche anno) allo scopo di acquistare la cittadinanza tedesca e poter così lavorare nel Partito socialdemocratico.

La giovane Rosa diventò presto una apprezzata agitatrice del movimento operaio tedesco. Nel 1904 subì la prima detenzione, di tre mesi, per lesa maestà e tornò in carcere per qualche mese l’anno successivo, quando si recò a Varsavia in occasione della prima rivoluzione russa.

Nel 1914 Rosa Luxemburg, Karl Liebknecht (1871-1929) e altri, contrari alla guerra, uscirono dal Partito socialdemocratico tedesco che, come la maggioranza dei partiti operai dell’epoca, non si oppose alla politica di aggressione nazionalista realizzata dalle classi dominanti del proprio paese.

Nel movimento socialista sosteneva posizioni pacifiste e femministe, insieme a Klara Zetkin. Entrambe parteciparono alla fondazione della Lega Spartachista nel 1916, diventata Partito Comunista Tedesco nel 1918.

Rosa Luxemburg, già incarcerata nel 1915 per propaganda antimilitarista, fu di nuovo arrestata e detenuta per più di due anni senza condanna, come misura di sicurezza. In carcere studiò e scrisse.

Intanto scoppiò in Russia la rivoluzione del 1917, cui seguì in Germania una grande ondata di scioperi culminati nel novembre 1918 con l’abdicazione dell’imperatore.

Uscita dal carcere in precarie condizioni di salute, Rosa Luxemburg fu animatrice dell’organo di propaganda spartachista “Rote Fahne”.

Ricercata dalla guardia civica del nuovo governo repubblicano guidato dai socialdemocratici, dormiva ogni notte in un albergo diverso, sotto falso nome.

Nel gennaio 1919, dopo l’insurrezione “di Spartaco”, i socialdemocratici posero una taglia di 100.000 marchi su Luxemburg e Liebknecht.

Arrestati entrambi il 15 gennaio, furono assassinati durante il trasporto in auto al carcere. Rosa Luxemburg aveva 48 anni.

Il suo corpo, gettato in un canale, fu trovato solo alcuni mesi dopo. Le autorità riuscirono a impedire che fosse sepolto a Berlino, per timore di manifestazioni e incidenti.

Gli assassini rimasero impuniti.

Per saperne di più: Sara Sesti e Liliana Moro, “Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie”, pag. 250, Ledizioni, Milano 2020.

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