giovedì, Aprile 18, 2024

Quando si usa la Bibbia per giustificare l’odio e la violenza (John S. Spong)

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Ho visto come nella nostra storia le persone di colore sono state schiavizzate da cristiani che citavano la Bibbia.

Quando infine la schiavitù minacciava di essere relegata nella pattumiera della storia americana, è stata quella parte di questo paese nota come «Bible belt» (cintura della Bibbia) che si è alzata a difesa della schiavitù dei neri nella guerra più sanguinosa della storia americana.

Quando la schiavitù è finalmente morta sui campi di battaglia di Gettysburg cessanado di essere una possibilità legale, i cristiani della Bible belt, citando ancora una volta le loro Scritture come giustificazione, istituirono leggi di segregazione con il pieno supporto del governo federale.

Quando queste leggi di segregazione hanno infine cominciato a crollare negli anni tra il 1950 e il 1960…

Ho osservato come la Bibbia veniva citata per giustificare l’uso di tubi di piombo, cani poliziotto, idranti e persino bombe contro le chiese nere in cui sono state uccise ragazze vestite con gli abiti di pasqua, il tutto nel tentativo di preservare la “supremazia bianca”.

Noto che ancora oggi il partito politico che in America afferma di rappresentare ciò che viene chiamato “il voto cristiano” continua a lavorare per impedire la carriera politica e l’emancipazione sociale delle persone nere, per rendere il voto difficile, disgregando le comunità.

 

John S. Spong, Letteralismo biblico: eresia dei Gentili, Massari editore, 2018, pag. 28-29

 

John Shelby Spong (Charlotte (Carolina del Nord), 16 giugno 1931) è vescovo della Chiesa episcopale degli Stati Uniti d’America, ora in pensione; dal 1979 al 2000 è stato il vescovo titolare della diocesi episcopale di Newark (New Jersey). È teologo cristiano, autore e critico letterario. 

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