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Un anno dopo la morte di Marielle Franco arrestati i due killer: sono ex agenti di polizia

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Ronnie Lessa e Elcio Vieira de Queiroz sono stati arrestati. Ma Monica Benicio, compagna di Marielle, afferma: “bisogna capire chi sono i mandanti”

I due presunti killer di Marielle Franco, consigliera comunale e attivista per diritti umani brasiliani uccisa ormai un anno fa (14 marzo 2018), sono stati catturati: si tratta di due ex agenti della polizia militare, Ronnie Lessa e Elcio Vieira de Queiroz. La Procura brasiliana ha ammesso che “Marielle è stata giustiziata in modo sommario a causa delle sue attività politiche”.

Marielle Franco, nata e cresciuta in una delle più grandi favelas di Rio, era diventata la voce per gli emarginati della sua città. Non aveva mai avuto paura di attaccare la giustizia sommaria del suo Paese. Nel 2008 aveva partecipato a un’inchiesta parlamentare che indagava sui gruppi paramilitari armati della metropoli che domininavano in diversi quartieri e annoveravano anche membri della polizia.

I magistrati hanno ricostruito la vicenda: il piano per eliminare dalla scena un personaggio così scomodo e pugnace come Marielle era stato meticolosomente studiato per almeno tre mesi.

Per gli investigatori è stato Lessa, un agente in pensione a sparare i colpi che hanno ucciso Marielle e il suo autista, lo scorso 14 marzo. Queiroz, espulso dalla polizia, guidava.

Entrambi sono stati arrestati nelle loro abitazioni. Uno dei due vive nello stesso quartiere in cui il neo eletto presidente brasiliano, Jair Bolsonaro, ha una casa e ha abitato fino all’anno scorso, prima di candidarsi. La polizia non ha spiegato se ci sia un collegamento e finora il presidente non è mai intervenuto sul caso.

Monìca Benicio, la fidanzata di Marielle, ha dichiarato: “La cosa più importante degli arresti è sapere chi sono stati i mandanti del suo assassinio. Spero di non dover aspettare ancora un anno per scoprirlo”.

Dal suo barbaro omicidio la donna è assurta a simbolo in tutto il mondo. Durante le celebrazioni del carnevale le donne di Rio hanno usato la piazza per chiedere risposte sul caso.

 

globalist 12 marzo 2019

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