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Ospitalità eucaristica

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Roma (NEV), 6 febbraio 2019 – C’è un luogo di dibattito sul tema dell’ospitalità eucaristica dove chi è interessato a praticare nelle chiese l’accoglienza reciproca di “Santa Cena protestante” e “Eucarestia cattolica” può approfondire esperienze e prassi ecumeniche.

Si tratta del foglio intitolato appunto “Ospitalità eucaristica” curato da alcuni membri del gruppo ecumenico “Spezzare il pane”, di cui fanno parte singoli credenti protestanti e cattolici. Il gruppo, nato in ambito ecumenico nel 2011 a Torino, coinvolge anche chiese, monasteri e parrocchie e ha prodotto nel 2017 un interessante questionario sul tema.

“Il termine ‘ospite’ indica sia colui che offre l’ospitalità sia colui che la riceve poiché entrambi i soggetti, sebbene con ruoli differenti, sono accomunati da un valore superiore: l’accoglienza – si legge nel sottotitolo del foglio –. Allora ‘ospitalità eucaristica’ è un modo per dire che siamo tutti ospiti dell’unico Signore che ci raduna e ci accoglie con tutte le nostre differenze. La Cena è del Signore, non delle Chiese”.

Nell’ultimo numero dell’opuscolo, una lettera sollecita il dibattito sulla coscienza con la quale una persona credente si accosta agli elementi della Santa Cena. Fra le risposte, quella di Margherita Ricciuti, che ricorda le occasioni di scambio e incontro, in cui si pratica l’ospitalità e la condivisione della Cena del Signore, momenti in cui “Laici e religiosi, nonostante i divieti della chiesa cattolica, hanno deciso di rompere le fila e di andare avanti, spinti da una propria esigenza spirituale ma sollecitando di fatto anche la ripresa di un processo unitario che da tempo ristagna – scrive Ricciuti –; del resto, il Concilio Vaticano II ha sancito, anche per i cattolici, il primato della propria coscienza… Il discrimine, a mio avviso, sta nella propensione ad accettare le cose così come sono, oppure a voler contribuire al loro miglioramento, e questo dipende solo in parte dagli ordinamenti delle nostre chiese e dalle posizioni che eventualmente noi ricopriamo, ma dipende soprattutto dalle scelte personali di ciascuno di noi”.

Per comunicazioni e informazioni su “Ospitalità eucaristica” e Cena “Spezzare il pane”:

Gruppo di Torino

Margherita Ricciuti, Chiesa valdese. Mail: margherita.ricciuti@gmail.com

Gruppo di Avellino/Salerno

Pietro Urciuoli, Chiesa cattolica. Mail: pietro.urciuoli@gmail.com

 

(Nev, 6 febbraio 2019)

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