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Due consiglieri comunali a cena con gli esponenti di Casa Pound. Ravagni: ”Era una cena di beneficenza”

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Seduti al tavolo con i rappresentanti regionali del movimento neofascista Castaldini e Bonazza anche i due consiglieri di Riva e Arco Luca Grazioli e Andrea Ravagni. Il primo, leghista, non ha mai fatto mistero di certe amicizie mentre il secondo spiega: ”Non si è parlato di politica”

RIVA DEL GARDA. Due consiglieri comunali, uno della Lega e uno di una lista civica, seduti a tavola, a cena, con i massimi rappresentanti regionali di Casa Pound. Se sia trattato o meno di manovre politiche in vista delle elezioni comunali del 2020 o sia stato un caso fortuito è presto per dirlo, di certo però non è passata inosservata la presenza di Luca Grazioli e Andrea Ravagni, rispettivamente consiglieri comunali di Riva del Garda e Arco, alla cena organizzata dal gruppo di ispirazione neofascista CasaPound.

L’iniziativa benefica, tenutasi lo scorso 22 febbraio in un’osteria rivana, è stata organizzata dall’associazione ‘Sol.Id – Solidarité Identités’, molto vicina al movimento di estrema destra, che si sta occupando di raccogliere fondi per alcune iniziative in Birmania a sostegno della popolazione Karen. All’incontro erano presenti molti militanti della ‘tartaruga frecciata’ nonché tutti i principali dirigenti del partito, alcuni provenienti anche dall’Alto Adige. E tra loro ecco spuntare i due consiglieri comunali, per di più nello stesso tavolo dove sedevano anche i leder regionali del movimento neofascista: Filippo Castaldini, condannato in primo grado a un anno per aver aggredito alcuni ragazzi a Trento, (https://www.ildolomiti.it/cronaca/casa-pound-un-anno-di-reclusione-filippo-castaldini-e-altri-quattro-attivisti-avevano) e Andrea Bonazza di Bolzano, condannato per il reato di apologia di fascismo e salito alla ribalta delle cronache nazionali per aver indossato in consiglio comunale una felpa delle Charlemagne una divisione nazista composta da francesi delle ‘SS’.

Se Grazioli non ha mai fatto mistero delle sue simpatie per i fascisti del terzo millennio, peraltro in linea con il segretario del suo stesso partito Matteo Salvini, la presenza di Ravagni è una novità. L’ex candidato sindaco di Arco, che nei giorni scorsi aveva incontrato anche l’assessore all’istruzione e alla cultura Mirko Bisesti per un primo confronto politico con la nuova giunta provinciale, ha preso parte a questa cena solo per la natura caritatevole dell’incontro precisando di non conoscere i legami che intercorrono tra l’associazione ‘Sol.Id’ e il partito di estrema destra.

“Alla cena non si è parlato di politica – ha affermato Ravagni – non mi preoccupo di chi siano i commensali, era solo una cena di beneficenza” scansando così le accuse di chi lo vorrebbe politicamente vicino al movimento neofascista. Un caso fortuito, allora. Della serie aggiungi un posto a tavola che c’è un amico in più.

 

(Tiziano Grottolo, il Dolomiti, 25 febbraio 2019)

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