Le delegazioni dei Cinque Stelle e della Lega si sono incontrate in una sala molto particolare: quella dedicata (grazie alla decisione di alcuni deputati del gruppo parlamentare dei Cinque Stelle) ad Alex Langer,  pacifista e ambientalista, parlamentare europeo dei Verdi, impegnato  negli ultimi anni della sua vita contro la guerra in ex Jugoslavia.
Nel  suo Sud Tirolo come in ex Jugoslavia Alex Langer si è sempre battuto  contro i muri e per l’accoglienza e l’integrazione. È sempre stato  contro il nazionalismo e l’odio etnico ed è stato un costruttore di  ponti, uno che nella vita ha sempre oltrepassato i confini, messo in  discussione le identità chiuse ed è stato obiettore di coscienza contro i  censimenti etnici in Sud Tirolo.
È  sempre stato a fianco delle Organizzazioni non governative che si  battevano per la pace, l’accoglienza e l’integrazione. Ha aiutato tanti  profughi jugoslavi ad essere ospitati in Italia. Si è sempre opposto a  chi  usava la paura e l’odio etnico come merce politica per avere  qualche voto in più.
Che  ci stavano a fare ieri in quella sala dedicata a Langer personaggi  della Lega che in questi anni e probabilmente anche ieri hanno proposto i  respingimenti in mare dei migranti, i blocchi navali contro i poveri  che fuggono dall’Africa per ‘”aiutarli a casa loro”?
Sì,  a “casa loro” per essere torturati e morire nei lager libici come è  successo negli ultimi mesi, dopo le folli decisioni del governo  italiano. Che hanno a che fare i tifosi delle ruspe con Alex Langer e la  sua testimonianza di convivenza e solidarietà?
Ma  i Cinque Stelle non avevano un’altra sala dove ospitarli? O si sono  dimenticati di chi fosse Alex Langer? Lasciate in pace Alex. 
Soprattutto  dai razzisti e dagli xenofobi.
(Giulio Marcon, Huffingtonpost, 11/05/2018)
