Al movimento #yositecreo, sorto dall’indignazione seguita alla  condanna lieve subita dai cinque uomini che stuprarono una 18enne a  Pamplona, si aggiungono anche le carmelitane scalze di Hondarribia,  15mila abitanti nei paesi Baschi, che sul loro account facebook il 26 aprile scorso hanno scritto:
“Noi viviamo in clausura, indossiamo un vestito che arriva quasi  alle caviglie, non usciamo mai la notte (tranne le emergenze), non  andiamo alle feste, non beviamo alcolici e abbiamo fatto voto di castità  –  commentano le suore di clausura – E’ una scelta che non ci rende  migliori o peggiori di nessuno, sebbene paradossalmente ci rende più  libere e felici di molte. E proprio perché è una scelta libera,  difendiamo con tutti i nostri mezzi a nostra disposizione (e questo è  uno di quelli) il diritto di tutte le donne di fare liberamente il  contrario senza per questo essere giudicate, violentate, intimidite,  assassinate o umiliate. Sorella, io sì ti credo”. 
Questo il messaggio originale:
“Nosotras vivimos en clausura, llevamos un hábito casi  hasta los tobillos, no salimos de noche (más que a Urgencias), no vamos a  fiestas, no ingerimos alcohol y hemos hecho voto de castidad. Es una  opción que no nos hace mejores ni peores que nadie, aunque  paradójicamente nos haga más libres y felices que a muchxs. Y porque es  una opción LIBRE, defenderemos con todos los medios a nuestro alcance  (este es uno) el derecho de todas las mujeres a hacer LIBREMENTE lo  contrario sin que sean juzgadas, violadas, amedrentadas, asesinadas o  humilladas por ello.
HERMANA, YO SÍ TE CREO”
(Adista, 28/04/2018)
