1) Non avere fretta di arrivare alle conclusioni. Le conclusioni sono la parte piú effimera della ricerca.
2) Quel che vedi dipende dal tuo punto di vista. Per ruscire a vedere il tuo punto di vista, devi cambiare punto di vista.
3) Se vuoi comprendere quel che un altro/a sta dicendo, devi assumere che ha ragione e chiedere di aiutarti a vedere gli eventi e le cose dalla sua prospettiva.
4) Le emozioni sono degli strumenti cognitivi fondamentali se sai comprendere il loro linguaggio. Non ti informano su cosa vedi, ma su come guardi – Il loro codice, infatti è relazionale e analogico.
5) Una persona, buona ascoltatrice, è un’esploratrice di mondi possibili… I segnali piú importanti sono quelli che si presentano alla coscienza come al tempo stesso trascurabili e fastidiosi, marginali e irritanti, perché incongruenti con le proprie certezze.
6) Chi sa ascoltare accoglie volentieri i paradossi del pensiero e della comunicazione. Affronta i dissensi come occasioni per esercitarsi in un campo appassionante: la gestione creativa dei conflitti.
7) Chi sa ascoltare adotta una metodologia umoristica. Quando hai imparato ad ascoltare l’ umorismo viene da sé.
Marianella Sclari, Arte di ascoltare e mondi possibili. Come si esce dalle cornici di cui siamo parte, Bruno Mondadori, 2003