Fascisti su Facebook, ecco i gruppi segreti con cui la galassia nera fa proseliti sul web
(…) Fra le mura virtuali del gruppo “A noi!” gli utenti pubblicano in maniera compulsiva fotografie di se stessi mentre fanno il saluto romano, nell’intimità delle loro case. Qualcuno, per ottenere consenso dalla comunità virtuale, mostra video di bambini – i propri figli – ai quali viene fatto tendere i braccio in un grottesco saluto romano, accompagnato dalla didascalia “piccolo Balilla”. E c’è anche chi nelle usanze neofasciste coinvolge pure la nonna ultra novantenne, immortalata in un video in cui con il braccio teso dice “Eia eia alalà” sotto la guida del nipote. Alcuni utenti, in casa, hanno imbastito altarini alla memoria del Duce, adornati con fiori e lumini. Altri, pubblicano fotografie di pellegrinaggi a Predappio e si fanno vedere impegnati nella manutenzione di quella che sembra una cappella intitolata a Benito Mussolini. E la galleria non è finita. Compare persino il video di un uomo vestito con un saio, che a prima vista sembrerebbe un frate francescano, mentre intona l’inno fascista “Faccetta Nera” e poi tende il braccio.
Del resto, per la maggiore vanno anche le video-omelie di padre Giulio Tam, il prete (lefebvriano/Fraternità sacerdotale San Pio X) neofascista vicino a Forza Nuova – già scomunicato dal Vaticano – inneggianti al dittatore che trascinò l’Italia nel pantano della Seconda Guerra Mondiale e che firmò le leggi razziali mandando a morire migliaia di ebrei.
(Arianna Giunti, L’Espresso, 06 dicembre 2017, articolo completo)