Leggendo i fatti di questi giorni sulla questione del libro pro celibato, mi è sembrato di assistere a un litigio infantile: “Te l’avevo chiesto… No, non è vero bugiardo… Smettila non sono bugiardo… Non gioco più ridammi il pallone!”
I bambini però hanno delle attenuanti. Sono egocentrici per inesperienza, non hanno coscienza piena di ciò che li circonda, la loro vita è il gioco…
Ma il vecchissimo Benedetto e il vecchio Sarah sono fuori tempo massimo. Dovrebbero essere saggi, equilibrati, attenti, capaci consiglieri, disinteressati al potere.
Invece no.
Mentre il mondo va a fuoco, il pianeta sta morendo, l’arroganza degli imperi condanna i poveri a morte…
Mentre il cristianesimo, ma soprattutto il Vangelo viene rifiutato, calpestato, sopraffatto… ridotto all’insignificanza…
Mentre molti nella Chiesa cercano di salvare il messaggio di salvezza perché non vada perduto per sempre (penso ai Sinodi amazzonico e tedesco, alle tante realtà ecclesiali di base, ai molti preti che lottano cercando una testimonianza più fedele, una lettura della Parola più “comprensibile” per un’umanità ormai cambiata radicalmente…)
…i due “grandi” della gerarchia non trovano di meglio che mostrare al mondo questo grottesco, inaccettabile, gioco delle tre carte…
Volevano dimostrarsi gli algidi eredi di una tradizione di alta spiritualità, si sono dimostrati per quello che sono. Vecchi-bambini che si contendono un po’ di potere… mediatico.
Ora tocca a Francesco. Sul suo tavolo c’è il documento sul Sinodo amazzonico. Gli toccherà prendere posizione.
Quando la cortina di polvere alzata dai due contendenti si dissolverà, vedremo le vere intenzioni e prospettive “dell’uomo venuto dalla fine del mondo”.
Che Dio lo assista!