Questa è la testimonianza alla quale voglio aderire con tutto il mio cuore. E’ la grande lezione che noi cristiani riceviamo dalle Scritture di Israele.
Leggo sempre con gioia l’audace midrash di rabbi Akiba:
“Se non fosse esplicitamente detto nella Scrittura sarebbe impossibile affermarlo. Israele disse a Dio: “Tu hai redento Te stesso”, come se una tal cosa fosse concepibile.
Similmente si può vedere che ovunque Israele fu esiliato la Shekhinah, per così dire, andò in esilio con esso. Quando essi furono esiliati in Egitto, la Shekhinah andò in esilio con loro, come è detto: “io esiliai me stesso nella casa dei tuoi padri quando essi furono in Egitto” (1 Sam 2,27).
Quando essi furono esiliati a Babilonia la Shekhinah li accompagnò in esilio come è detto: “per amor vostro io ordinai a me stesso di andare in Babilonia” (Is 43,14).
Quando furono esiliati ad Elam la Shekhinah andò con loro come è detto: “io porrò il mio trono ad Elam (Gere 49,38).
Quando furono esiliati a Edom la Shekhinah andò in esilio con loro, come è detto “chi è costui che arriva da Edom?”(Is 63,1).
E quando essi ritorneranno in futuro la Shekhinah per così dire, ritornerà con loro così com’è detto (che allora il Signore Dio tuo ritornerà dalla tua prigionia” (Deut 30,3).
Notate che non dice “Il Signore farà tornare” ma ritornerà. Dio sta sempre in compagnia di chi è esiliato dalla sua condizione di dignità umana. Non scioglie le catene, ma aiuta a romperle e tiene aperto l’orizzonte dell’Esodo, del cammino verso la libertà”.