La grazia a buon prezzo è il nemico mortale della nostra Chiesa.
Noi oggi lottiamo per la grazia a caro prezzo.
Grazia a buon prezzo è grazia considerata magazzino inesauribile della Chiesa, da cui si dispensano beni e piene mani, a cuor leggero; grazia senza prezzo, senza limiti.
L’essenza della grazia -cosí si dice- è appunto questo: che il conto e stato pagato in anticipo e per tutti i tempi.
E cosí, se il conto è stato saldato, si può avere tutto gratis.
Le spese sostenute per quel debito sono infinitamente grandi, immensa
è quindi anche la possibilità di uso e di spreco.
Del resto, che senso avrebbe una grazia che non fosse a buon prezzo?
Grazia a buon prezzo è grazia di un Dio che perdona tutto…
Chi accetta questa dottrina, vede cancellati per poco prezzo anche
i peccati di cui non si pente e dai quali non desidera distaccarsi.
Ma cosi, grazia a buon prezzo è perdono e sacramento sprecato
è rinnegamento di Cristo, della sua opera di salvezza, della sua croce.
Grazia a buon prezzo è giustificazione non del peccatore ma del peccato.Visto che la grazia fa tutto da sé, tutto può andare avanti come prima, perciò “è inutile che ci diamo da fare”…
Il cristiano viva pure come vive il mondo, si adegui ad esso.
E non pensi in nessun modo – a scanso di essere accusato di fanatismo – di condurre, sotto la grazia del perdono, una vita diversa da quella che conduceva sotto il peccato.
Grazia a buon prezzo è quella grazia che noi concediamo a noi stessi
Grazia a buon prezzo è annuncio del perdono senza pentimento;
è battesimo senza nessun impegno a vivere da battezzati, è eucaristia
senza la conveniente disposizione a sederci a quella mensa.
Grazia a buon prezzo è grazia senza impegno a seguire Cristo,
grazia a buon prezzo è grazia senza croce.