venerdì, Novembre 22, 2024

Cosa dirà la gente (23 marzo 2019, ore 20.30, Tre Santi)

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).
AltriMondi Cineforum:

Cosa dirà la gente


(Norvegia, 2017) di Iram Haq – dur. 106’

con Maria Mozhdah, Adil Hussain, Ekavali Khanna, Rohit Saraf, Ali Arfan, Sheeba Chaddha.

 

Trama: Il film mostra l’educazione repressiva all’interno di una famiglia pakistana emigrata in Norvegia ai tempi d’oggi. Nisha è una sedicenne che vive a Oslo che, come i suoi coetanei, studia, ascolta musica, manda messaggini con lo smartphone. Un’età la sua dove non si è ancora adulti ma si vuole vivere la propria libertà. Come la generazione occidentale di mezzo secolo fa, Nisha dice bugie e tende a fare piccole cose di nascosto perché l’educazione genitoriale è molto severa…

Premi: Vincitore di 13 premi internazionali più 11 nomination.

Così la critica:
Alessandra Levantesi (La Stampa)
Capita che il cinema precorra i temi dell’attualità, ed è infatti impossibile vedere “Cosa dirà la gente” senza pensare alla tragedia di Sana, pakistana di Brescia in sospetto di essere stata sgozzata dai familiari per aver abbracciato i valori occidentali. Sullo schermo non si arriva a tanto, ma comunque è una vera e propria forma di violenza quella subita dalla sedicenne Nisha.

Fabio Ferzetti (Il Messaggero)
Ci sono film così vicini alle cronache da rischiare di esaurirsi in un banale effetto di rispecchiamento: ecco cosa succede, visto da vicino. Altri invece, più problematici, illuminano ciò che accade in profondità. “Cosa dirà la gente” appartiene alla seconda categoria anche se è così diretto, brutale (e coraggioso) da poter esser preso per un semplice film-denuncia. Normale: la regista, la pakistano-norvegese Iram Haq (su 5 milioni di norvegesi 50 mila sono di origine pakistana), ex-attrice, classe 1976, ha elaborato a lungo una storia che conosce bene per averla vissuta a 14 anni. (…)

IRAM HAQ
Pakistan, 1976
Nata in Pakistan, si trasferisce in Norvegia. Studia alla Westerdals School of Communication di Oslo e per diversi anni lavora come attrice teatrale, cinematografica e televisiva. Nel 2004 si fa notare come sceneggiatrice di ‘Old Faithful’, presentato a Venezia. L’esordio registico avviene con il corto ‘Little Miss Eyeflap’ (2009, premiato in molti festival internazionali, tra cui il Sundance). ‘I am yours’ (2013) è il suo primo lungometraggio: candidato dalla Norvegia agli Oscar e premiato ai festival di Toronto e Lubecca, è la storia di una giovane ragazza madre pachistana che cresce da sola il figlio, non si sente gradita e ha difficoltà ad affrontare le avversità. Per l’autorevole rivista Variety è un esordio di valore assoluto. ‘Cosa dirà la gente’, suo secondo lungometraggio, ne è un ideale prolungamento. “La pressione sociale – ha detto la stessa regista – gioca un ruolo più importante. Viene posto l’accento sui conflitti culturali, ma anche generazionali. La mia eroina vorrebbe avere dei buoni rapporti con i genitori e allo stesso tempo vivere come i giovani norvegesi della sua età. Le tradizioni a cui la sua famiglia è attaccata non le permettono di spiccare il volo: in questo ambiente la preoccupazione per quello che verrà detto è primordiale, ed è faticoso e frustrante dover rispettare delle regole imposte da altri”.

Supporta Don Paolo Zambaldi con una donazione con PayPal.

Ultimi post

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dalla stessa categoria