mercoledì, Dicembre 18, 2024

“Adista”, tanti padroni, nessun padrone. Campagna abbonamenti 2019

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Care e cari, sì, è a voi che ci rivolgiamo, proprio a voi, lettrici e lettori dell’agenzia, abbonati e sostenitori della rivista perché i padroni di Adista siete voi. Lo siete dal 1967, da quando cioè Adista è nata NON per essere la cassa di risonanza di qualche potentato politico, finanziario o ecclesiastico, ma per essere la voce del Concilio, la voce della sinistra cristiana e dei laici impegnati per la costruzione della Città dell’Uomo, la voce di chi, nei media laici come in quelli ecclesiastici, non aveva voce.

Da allora il nostro intento non è cambiato: troppo bello sarebbe se Adista potesse scrivere la parola fine alla sua funzione, in un mondo e una Chiesa liberati dalla disuguaglianza e dall’ingiustizia! Dobbiamo e vogliamo tutti perseverare nella lotta, diffondere notizie e consapevolezza che, sì, “un altro mondo è possibile”, e già si realizza in tante realtà nascoste ai più da un’informazione spesso omologata ed emanata da centri di potere.

Ma per andare avanti abbiamo come sempre bisogno di voi, nostri unici padroni.

A voi, intanto, va subito il nostro grazie perché ci avete condotto fuori – quasi fuori – da una delle crisi più gravi che la testata, insieme a tante altre, abbia sinora vissuto. E, avrete notato, pur in seria crisi, non siamo stati con le mani in mano: abbiamo prodotto due numeri speciali (sul ’68 e l’altro, in uscita, sui 50 anni dell’Isolotto), abbiamo implementato il sito che è diventato a tutti gli effetti un portale di notizie autonomo rispetto al numero stampato, con aggiornamenti quotidiani ed una nuova sezione di contenuti audio- video e con l’accessibilità alle informazioni nel sito da parte delle persone con disabilità, attraverso l’adozione dello standard W3C1, abbiamo celebrato i 50 anni della testata con un grande convegno.

Ma per la lotta in un futuro più umano per tutti è indispensabile il vostro contributo: in particolare è urgente che chi ancora non l’ha fatto saldi l’abbonamento per il 2018; che tutti i nostri abbonati sottoscrivano la loro quota per il 2019; che ciascuno procuri un nuovo abbonato o versi la somma corrispondente, lasciando a noi il compito di attivarlo a favore di gruppi o persone che non possono pagare. Sono ben accetti tutti i contributi di solidarietà, da 1 euro in su!

Sappiate, comunque, che con 100 euro rinnovate il vostro abbonamento e ne sottoscrivete uno nuovo online.

Moltiplicate il vostro sostegno nei confronti di Adista (l’affetto lo avete sempre moltiplicato in modo commovente), anche regalando un abbonamento a chi può essere interessato a riceverla. Lo sapete, pubblicità Adista non può farne. È indispensabile il passa parola e il porta a porta.

Passiamo ancora un altro anno insieme. Se non sarà un anno di grandi soddisfazioni politiche, sarà un anno in cui continueremo a tenere – assieme – vigile la nostra attenzione, sveglie le nostre coscienze. In attesa di tornare a costruire cieli nuovi e terra nuova.

Un abbraccio riconoscente da tutta la redazione0

I costi degli abbonamenti li trovate in quarta di copertina. I modi per pagare, li trovate qui:

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