venerdì, Novembre 22, 2024

Cosa resta dopo le spese pazze dei mondiali? Il caso della gigantesca (e vuota) Arena di Amazzonia in Brasile

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).
Da quasi un secolo ormai i mondiali di calcio ogni quattro anni uniscono davanti alle partite milioni di tifosi in tutto il pianeta, rappresentando di fatto uno dei maggiori appuntamenti sportivi a livello globale.

L’assegnazione del campionato del mondo a questa o a quella Nazione è un affare di Stato e viene scelta con procedure lunghe e molto elaborate. Ospitare la coppa del mondo è infatti un affare non solo sportivo ma politico e garantisce anche un importante indotto economico. Ma siamo sicuri che le spese sostenute per ospitare i mondiali – a partire dalla costruzione degli stadi – finiscano per rivelarsi dei buoni investimenti?
La storia delle ultime edizioni rivela infatti due trend preoccupanti: da un lato i costi continuano a lievitare mondiale dopo mondiale (e questo crea polemiche, soprattutto nei Paesi con marcati squilibri sociali); dall’altro le strutture edificate per ospitare una manciata di partite vengono abbandonate dopo pochi anni o rimangono largamente sottoutilizzate. Il video mostra il caso della Arena di Amazzonia: ecco cosa è accaduto al grande stadio costruito in Brasile, a Manaus, in occasione dei mondiali.
PS: Nel link qui in basso potete trovare il video citato nell’articolo.  

(Giovanni Masini, businessinsider.com, 28/6/2018)

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