mercoledì, Marzo 12, 2025

Con gli occhi dei poeti: “Se viene la guerra” di Dario Bellezza (by ELISA_451)

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Se viene la guerra
non partirò soldato.

Ma di nuovo gli usati treni
porteranno i giovani soldati
lontano a morire dalle madri.

Se viene la guerra
non partirò soldato.

Sarò traditore
della vana patria.

Mi farò fucilare
come disertore.

(Dario Bellezza, “Se viene la guerra”)

I disertori, nell’immaginario collettivo non sono considerati uomini nobili. Li si ritiene traditori della patria, paurosi, imbelli. Io, come il poeta li ho sempre ammirati. Se tutti fossero disertori non ci sarebbero guerre. Se tutti fossero disertori vorrebbe dire che han smesso di obbedire, perché se uno capisce di essere padrone di se stesso come diceva don Milani “l’obbedienza non è più una virtù ma, la più subdola delle tentazioni… e non credano di potersene far scudo né davanti agli uomini né davanti a Dio, perché bisogna che si sentano ognuno l’unico responsabile di tutto”.   

Ah ma la patria, l’onore, la solidarietà coi compagni che muoiono al fronte! Già il concetto di combattere per la patria è una mistificazione. Non esiste guerra che sia stata combattuta per difendere la patria, le guerre sono state tutte combattute per difendere gli interessi di una classe ristretta , gli interessi delle grandi potenze di turno. Ieri i grandi imperi europei, oggi le oligarchie delle cosiddette “democrazie occidentali”. A morire “per la patria” sono sempre quelli: ragazzi costretti o con la forza o con l’ideologia a imbracciare un’arma su un fronte o sull’altro. Ragazzi che hanno famiglie senza voce in capitolo. Per non parlare dei milioni di civili in fuga, o morti, o nascosti come topi…

Mentre il loro sangue scorre a fiumi i padroni “giocano con la parola pace”… e parlano appunto di patria, di onore, di vittoria.

Dunque meglio fucilato come disertore che fucilato per difendere il potere. Meglio morire fucilato per una scelta personale che per una medaglia che assolve le coscienze dei mandanti. 

by ELISA_451

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