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Siamo ancora a questo punto?
Concordo con te su tutto.
Che facciamo don Paolo?
un caro saluto
anna
Caro don Paolo, capisco bene questo e penso che anche per questo (e io sospetto, anche per una morale affettiva francamente poco sostenibile in questi tempi, per i giovani), i miei quattro figli hanno, uno dopo l’altro, tacitamente, abbandonato la frequentazione delle chiese.
Cosa ci può salvare arrivati a questo punto? Forse solo i “santi”, ma intendo persone vive e vegete che facciano percepire un reale fascino nel seguire Cristo. Al di là di regolamenti, catechismi, esposizioni miracolose e tutto il resto della “menestrelleria cristiana” per dirla elegantemente con James Joyce.
Un caro saluto!
Mi trovi in perfetta sintonia con il tuo pensiero e la tua perplessita. Sono di Malta e mi sento sempre piu scomodo in una chiesa ” baroccizata” che si accontenta di feste e rituali, tradizioni e folclore che puzza di neftalina e poco in armonia con il vangelo se non addirittura contrario. Son stanco, illuso, frustrato….cerco solo di rimanere fedele alla mia fede in Gesu il cristo.
Caro don Paolo, ricorderai meglio di me la distinzione tra pensanti e non-pensanti che per Bobbio (e poi Martini e poi Mancuso…) è molto più decisiva che tra credenti e non-credenti. Chi aspira a rientrare nella categoria dei ‘pensanti’ è stato sempre fuori-luogo, fuori ‘casa’. Ma, in compenso, trova compagni di strada in ogni luogo, in ogni ‘casa’. Ed io sono felice di aver incontrato, insieme a tante altre persone, anche te.