Rosemary Radford Ruether, un’apripista al nostro fianco (E. Green)
Il suo Per una teologia della liberazione della donna del corpo e della natura è uno dei primi (se non il primo) libro dell’allora nascente teologia femminista ad essere, nel 1976, tradotto in italiano. Nonostante le sue numerose pubblicazioni successive – per un totale di 47 – dovremo aspettare quasi vent’anni (1995) per potere leggere in italiano un altro testo di Rosemary, Gaia e Dio. Una teologia ecofemminista per la guarigione della terra. In altre parole, grazie a una politica editoriale italiana che tuttora mi rimane incomprensibile, Sexism and God-Talk. Towards a Feminist Theology (1983), testo programmatico e forse la sua opera più importante, rimane ancora poco conosciuto nel nostro Paese. Da segnalare anche, nella raccolta a cura di Mary Hunt e Rosino Gibellini La sfida del femminismo alla teologia (1980), il suo noto saggio Cristologia e femminismo, dove Ruether si pone una domanda ormai diventata classica: un Salvatore maschile può aiutare le donne?