Carissime/i,
da tempo, e in più occasioni, ho parlato delle difficoltà in cui versa questo blog che state leggendo. Sinceramente ero molto combattuto all’idea di scrivere questo post, ma lo richiedono urgentemente l’attuale stato delle cose e le “non rosee” (per usare un eufemismo!) prospettive per il prossimo futuro.
In questo 2025 il blog “Leggere i segni dei tempi” compie 6 anni: un periodo lungo fatto di incontri/scontri, approfondimenti, impegno quotidiano e (non da ultimo) impegno economico notevole per chi vive con un misero stipendio come me.
Un anno fa scrivevo: “Gli anni sono passati, il numero delle lettrici/ori è cresciuto (anche quello dei detrattori e “odiatori”), sono aumentate/i le collaboratrici/ori fisse/i e le iniziative promosse, abbiamo cambiato molto, innovato forme e contenuti, siamo diventati più maturi… ma la determinazione e l’impegno per offrire prospettive “altre” sul mondo, sulla nostra Chiesa e sulla spiritualità restano uguali a quelli del primo giorno!”. Purtroppo l’ultima parte non è più vera oggi!
Mi duole ammettere che, anche dopo numerose richieste di aiuto, il sostegno economico ricevuto è stato praticamente nullo. Facendo i conti quello che è stato raccolto copre poco più di un anno di spese: in gran parte proveniente da un paio di donatori che desidero rigraziare (…e che ho già rigraziato più volte personalmente!). Certo questo clima non motiva nè entusiasma… ci si sente semplicemente non apprezzati e sempre più soli!
Giungo quindi alla conclusione, abbastanza ovvia anche se difficile da digerire, che non ci sia interesse per ciò che scrivo o propongo. La situazione attuale mostra in modo lampante come questo mio lavoro sia, tutto sommato, inutile ed insostenibile: dal punto di vista finanziario (non ci sono soltanto le spese “tecniche” del blog, ma anche altre voci che spesso sfuggono dall’acquisto testi necessari ai corsi di aggiornameto ecc…) e della mole di lavoro quotidiano richiesto. Infatti anche il tempo ha il suo costo e va investito bene; è qualcosa di estremamente prezioso e non “rimborsabile”.
Non amo gli ultimatum nè supplicare “un’elemosina”… Lo trovo stupido e degradante!
Infatti questo non è l’intento del mio scritto ma, semplicemente ed onestamente, desidero comunicare che se la situazione non muterà radicalmente entro inizio estate 2025 sarò costretto a chiudere questo blog!
don Paolo Zambaldi
Ho saputo del teologo pluralista Jacques Dupuis tramite Il nuovo giornale, settimanale della Diocesi di Piacenza- Bobbio, e così su questo Blog ho scoperto pure lo studio che don Virgilio Sottana ha dedicato a questo personaggio scomodo della Chiesa cattolica. MI schiero dalla parte di chi riesce a distinguere il cosiddetto Mistero di Cristo dall’esperienza religiosa , storicamente determinata in toto dalla fede giudaica, di Gesù di Nazareth che , pur avendo annunciato l’arrivo imminente del Regno di YHWH , è diventato a sua insaputa, dopo la parossistica predicazione messianica della fazione paolina e la devastazione romana della Giudea, il Cristo Salvatore dell’Apocalisse finale . Tutto ruota intorno a questo snodo cruciale: il Rabbi di Nazareth è rimasto fedele al credo mosaico dalla nascita fino alla sua tragica morte in croce ma poi , nell’arco di un paio di decenni, prese piede un’altra predicazione, che proclamava come imminente il suo ritorno nelle vesti del Figlio di Dio ovvero della Seconda Persona della Divinità Trinitaria, a lui del tutto estranea in quando credente nella Torah e nei Profeti della millenaria tradizione salvifica ebraica! Pertanto, per onestà profonda si dovrebbe tornare alle origini, a quel che precedette il Concilio di Gerusalemme, mettendo da parte assolutamente il divisivo Concilio di Nicea. Dupuis , tuttavia, va già oltre, sostenendo, peraltro in sostanziale accordo con l’ enciclica Nostra Aetate, approvata quasi all’unanimità dal Concilio Ecumenico Vaticano Secondo il 28 ottobre 1965, che il Logos Divino tramite lo Spirito Santo opera sempre e da sempre qui e là, lungo le rive del Gange ,del Giordano e altrove . Gioacchino da Fiore aveva ragione: serve proprio finalmente una TERZA ETA’!
Per quanto riguarda il contributo economico a questo Blog di notevole spessore, direi che se i contributi sono troppo scarsi, occorre trovare il coraggio di procedere altrimenti.
I Circoli Anspi restano in piedi se ci sono perlomeno 20 soci altrimenti …si devono chiudere. Tante chiese con annesse canoniche e campanili, molti conventi e monasteri , talvolta pure di rara bellezza e imponenza , sono prossimi all’incuria, chiusi o persino venduti.
In Italia, nell’intera Europa, la Fede cristiana e , in particolare, quella cattolica, ormai, sta registrando una crisi di proporzioni sconvolgenti!