giovedì, Novembre 21, 2024

L’autentica preghiera… (G. Taulero)

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

L’autentica preghiera è una vera ascensione in Dio, che eleva completamente lo spirito, cosicché Dio può in verità entrare nel fondo più puro, più intimo, più nobile, più interiore, dove solo c’è vera unità, riguardo al quale Agostino dice che l’anima ha in sé un abisso nascosto che non ha nulla a che fare con il tempo e con tutto questo mondo.

In questo nobile, delizioso abisso, in questo regno celeste, là s’immerge la dolcezza, è là eternamente il suo posto, e là l’uomo diventa tanto silenzioso, essenziale e assennato, e sempre più distaccato, più interiorizzato e più elevato in una maggior purità e passività, e sempre più abbandonato in ogni cosa, perché Dio stesso è venuto di presenza in questo nobile regno, e vi opera, vi dimora e vi regna.

Allora l’uomo acquista una vita tutta divina, e lo spirito si fonde qui completamente, s’infiamma in ogni cosa ed è attirato nel fuoco ardente della carità che è essenzialmente per natura Dio stesso.

Da tale stato, gli uomini ridiscendono poi a tutte le necessità del santo popolo cristiano, (…) vanno ai peccatori e si adoperano in tutta carità a trovare rimedio per i bisogni di ciascun uomo.

(G. Taulero, Sermoni 24,7)

Giovanni Taulero/Johannes Tauler, latinizzato Taulerus (Strasburgo, 1300 circa –15 giugno 1361), è stato un mistico, teologo e religioso tedesco.

Proveniva da una famiglia benestante del patriziato di Strasburgo. Entrò nei Domenicani intorno al 1318. Studiò anche a Colonia, dove avrebbe ascoltato Meister Eckhart del quale divenne discepolo.

Di lui disse Martin Lutero: «Nessuno dei teologi del passato, ad eccezione di Paolo e Agostino, ha parlato così bene come Taulero»

Molte opere a lui attribuite sono dubbie, o non autentiche. Certamente suoi furono i Sermoni, la cui prima edizione apparve a Lipsia nel 1498 ed includeva 84 sermoni.

I suoi scritti furono messi all’Indice nel 1578, ma furono ampiamente riabilitati da Santa Teresa d’Avila e San Giovanni della Croce.

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