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giovedì, Ottobre 3, 2024

Bolzano: una città che, tra degrado e delinquenza, stento a riconoscere… (don Paolo Zambaldi)

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Questa non vuole essere un’indagine statistica, nè un manifesto politico, nè un incitare all’odio verso determinate categorie… Il mio è un semplice racconto, da cittadino, circa quello che succede e che, nelle belle (e sorvegliatissime!) sale del comune, nelle vie “pettinate” del centro città e nei bar dove si offrono aperitivi chic, non viene preso sul serio (salvo fare proposte assurde, minimizzare e simulare ascolti “di facciata” prima delle elezioni!).

Bolzano, il capoluogo dell’Alto Adige, la città in cui sono nato e cresciuto, la città “da cartolina” e “sicura” non esiste più… E non si parla (e sarebbe grave comunque!) delle solite zone critiche, della stazione ferroviaria e di via Alto Adige, delle periferie e dei complessi di case popolari.

Anche il quartiere in cui sono cresciuto (Gries-S.Quirino) è colpito da questa piaga. Degrado dilagante, accattonaggio molesto, baby gang che spadroneggiano indisturbate, istituzioni cittadine palesemente incompetenti e disinteressate, forze dell’ordine spesso (…non credo per colpa dei singoli agenti!) latitanti.

C’è Piazza Vittoria e dintorni dove senzatetto e accattoni vari bivaccano, si ubriacano e vomitano, intimidiscono i passanti, urinano e defecano in pubblico (vedi portico antistante all’ ex Libreria Cappelli).

C’è poi la zona “alta” (verso la piazza) di via Cesare Battisti dove i bar gestiti da immgrati cinesi attirano una varietà di personaggi spiacevoli: dai beoni di giorno agli spacciatori di notte…

Spostandosi poi in Via Orazio e nel “passaggio” che porta alla chiesa di Cristo Re si può vedere come ormai sia diventato un dormitorio con soggetti simili a quelli che si possono incontrare in Piazza Vittoria. Io stesso sono stato minacciato da un uomo (palesemente ubriaco!) che voleva da me denaro!

In Piazza Mazzini, Corso Libertà e dintorni si muovono baby gang (composte da ragazzotti italiani e stranieri) che intimoriscono e minacciano i passanti. Io stesso con un amico, che accompagnavo a comprare le sigarette ad un distributore automatico, sono stato accerchiato e minacciato. Io sono un “omone barbuto”, e il mio amico pure, ma se fosse capitato ad una persona anziana, ad un disabile o a un/a ragazzo/a molto giovane?

C’è poi la situazione, ormai ingestibile, dei parcheggi e dei garage sotterranei di via Roma (davanti al supermarket Despar) che sono diventati una sorta di bivacco, oltre che causa di rabbia e stress per i proprietari.

In via Novacella poi, il sabato pomeriggio, stranieri dell’est caricano furgoni di merce da portare all’estero per conto di connazionali (con tanto di bilancia per stabilire il prezzo!). Un’attività non lecita (sevizio assolutamente non uffficiale) e potenzialmente criminale (rischio di favorire la ricettazione e altro…) svolta a cielo aperto e in pieno giorno!

Anche nelle chiese cittadine il mendicio molesto è ormai fuori controllo… Più volte mi sono trovato ad dover allontanare gente che pretende un’elemosina in modo aggressivo, che ti urla contro se non lo fai, che entra in chiesa disturbando i fedeli che pregano o che cercano un po’ di pace e silenzio.

In Piazza Rauzi e Casagrande invece si possono ammirare gruppi di stranieri che “camperano” tranquillamente disseminando immondizia e cumuli di lattine di birra vuote…

Vogliamo poi parlare degli autobus dove stranieri alterati, squilibrati nostrani e rom prendono di mira persone anziane, donne e persone fragili!?

Anni fa io stesso avevo stigmatizzato l’atteggiamento di chi usava “casi sporadici” per alimentare un clima di paura e di allarmismo ingiustificati… Ma in questi ultimi anni la situazione è peggiorata gravemente fino ad andare completamente fuori controllo!

Le soluzioni ci sarebbero dai Daspo urbani, ad ordinanze ad hoc, ad una presenza più forte delle forze dell’ordine. Attenzione non sto parlando di manganellare e “taserare” a destra e a manca, ci mancherebbe, ma magari di farsi vedere anche a piedi nei quartieri… Quello sarebbe già, in molti casi, un deterrente potente!

In conclusione, il degrado a Bolzano non è solo un problema estetico, ma un campanello d’allarme che richiede un’azione urgente (forte e decisa!) perchè la città torni un luogo dove tutti possano vivere e lavorare in pace e dignità.

…Ma forse sono io che esagero ed è meglio concentrarsi sulle cose che importano veramente come le ciclabili e il mercatino di Natale!

don Paolo Zambaldi

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