Le citazioni sono riferite all’articolo di F.A. Grana, Le aperture del Vaticano al governo Meloni: “l’interlocuzione costruttiva” della Cei e la benedizione del Papa in attesa del dialogo, Il Fatto Quotidiano, 24 ottobre 2022
“Benedizione del papa al nuovo esecutivo” (Ovvia, istituzionale)
Citazione di Meloni di papa Giovanni Paolo II e post con la sua foto e dedica. (Dio, patria e famiglia!)
“Francesco vuole un dialogo diretto con il nuovo governo, un confronto informale costante e concreto con Meloni” (Tra capi ci si capisce!)
“In Vaticano si registra grande soddisfazione per quello che viene definito “un governo cattolico” che non darà problemi sui temi etici.” (Non c’erano dubbi! Ma Francesco non aveva detto che il cattolico in politica era finito?)
“L’O.R. saluta la prima donna premier ed esalta la competenza economica del governo Draghi” (Le uniche donne esaltate in Vaticano sono o suore, o appiattite sui diktat della gerarchia. Meloni è appiattita per opportunismo politico!)
“Camillo Ruini, Meloni è simpatica e tosta, dimostra chiarezza e coerenza, è rapida e perspicace. A sinistra, (secondo lui), non ci sono donne di grande rilievo politico!” (Le donne son buone se sono di destra. E difendono la Chiesa e la famiglia… e forse Dio!)
“Zuppi, è una pagina storica avere un premier donna.” Nonostante i suoi consigli per il voto che suggerivano la scelta di candidati che fossero sensibili a temi quali la povertà, gli anziani, la transizione ecologica, la crisi energetica, il lavoro, i migranti, la pace, il cardinale assicura che: “La Chiesa si terrà in contatto con questo governo per il bene comune e la tutela dei diritti inviolabili della persona e della comunità.” (Ma li conosce FDI, la Lega, e Berlusconi? Tutti per i migranti e per i diritti!)
Nella Chiesa cattolica, sebbene Francesco, qualche volta lasci trapelare moti di saggezza, serpeggia costante la tentazione autoritaria. Del resto essa si regge ancora su una gerarchia verticista e obbedisce ad un sovrano assoluto che rappresenta l’ultima istanza. Infatti la semplice proposta di introdurre il concetto di sinodalità, che di fatto concederebbe un diritto di decisione più diffuso, solleva feroci resistenze e viene velocemente cassato come nel caso del sinodo tedesco.
C’è una nostalgia mai sopita per una Chiesa autorevole politicamente, significativa spiritualmente. Ma purtroppo sono due qualità perdute per sempre!
Per questo la tentazione di dialogare con forze retrive e antidemocratiche non scompare a costo di rinnegare tutto quanto detto e scritto negli ultimi anni…
Leggendo queste righe non nego lo sconforto… ma nella mia vita di cristiana, non ho preso l’impegno di salvare la Chiesa o il cattolicesimo, ma ho scelto di aderire il più possibile alla Parola/Verità di Dio che è presente in noi, nel mondo, certamente ormai oltre le chiese, oltre le religioni, con buona pace dei Ruini e delle Meloni…
Gabriella C.