lunedì, Novembre 18, 2024

Con gli occhi dei poeti: “Chi non sa come aiutare” di Bertolt Brecht (by ELISA_451)

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Come può la voce che viene dalle case

Essere quella della giustizia

Se nei cortili giacciono i senzatetto?

Come può non essere bugiardo colui che insegna

Agli affamati altro che il modo di sopprimere la fame?

Chi non dà il pane agli affamati

Vuole l’atto di forza.

Chi nel canotto

Non fa posto ai soccombenti

Non conosce pietà.

Chi non sa come aiutare

Stia zitto.

Bertolt Brecht

Brecht come Gesù ci svela il senso dell’essere uomini. Un ateo e un profeta maestri di solidarietà. Stessa serietà nell’ammonire, stessa passione per la vita. La vita di tutti, ma soprattutto degli ultimi. Gli affamati, i soli, gli esclusi.

L’ateo che credeva nella rivoluzione come strumento di riscatto. Il profeta che credeva nell’amore come forza inclusiva, lievito del mondo.

Mi chiedo con un guizzo di follia: erano poi così diversi?

L’amore ci rende tutti uguali, in esso sfumano le appartenenze politiche, religiose, etniche e di genere.

L’amore mette in comune gli obiettivi: salvare, aiutare, includere, ascoltare la voce della sofferenza, denunciare l’ingiustizia che la provoca.

L’amore è lottare, scegliere, essere di parte, e persino morire… l’amore è assumersi la responsabilità della salvezza del mondo. “Chi non sa come aiutare stia zitto”. “Se aiuterete questi piccoli entrerete nel regno”

Poeti, profeti e rivoluzionari sono espressione del volto di Dio.

by ELISA_451

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