giovedì, Novembre 21, 2024

Cammino sinodale/Synodaler Weg: possibili scenari futuri (don Paolo Zambaldi)

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Domenica 1 dicembre 2019 si è aperto ufficialmente in Germania il Cammino sinodale/Synodaler Weg. Un percorso che ha visto coinvolta l’intera Chiesa tedesca a tutti i livelli e in tutti i differenti contesti pastorali, cominciando dai promotori di questo cammino: la Conferenza Episcopale Tedesca (DBK) e il Comitato Centrale dei Cattolici Tedeschi (ZdK). Un processo importante che ha visto la partecipazione di circa 227 sinodali con diritto di voto (infatti lo stesso sinodo ha precisato che “è necessario puntare a una rappresentazione equa dei sessi e delle generazioni”, per questo l’assemblea  si è composta secondo questi criteri: 105 chierici (69 vescovi, 32 sacerdoti e 4 diaconi) e 122 laici, di cui 70 donne). Questo percorso ha lo scopo di prendere decisioni vincolanti per la Chiesa cattolica tedesca. Una modalità abbastanza inedita o “nuova” nella Chiesa, un cammino pensato originariamente su due anni, ma prorogato causa pandemia fino a febbraio 2022.

I “Forum di lavoro”, corrispondenti ad altrettante aree tematiche, hanno elaborato nel corso di questi anni 4 documenti che sono stati votati e hanno ricevuto una chiara approvazione (tutti con ben oltre l’80% di voti favorevoli!) da parte dell’assemblea plenaria di Francoforte (3-5 febbraio 2022):

1) Potere e divisione dei poteri nella Chiesa – Condividere e partecipare alla missione;
2) L’esistenza sacerdotale oggi;
3) Donne nei ministeri e negli uffici della Chiesa;
4) Vivere in relazioni di successo – Vivere l’amore nella sessualità e nel partenariato;

Un percorso importante dunque, un’iniziativa che ha destato quasi subito il mio interesse e la mia ammirazione. Ma adesso che sono passati anni, dopo aver visto, parlato con, letto, approfondito, una domanda mi turba breve quanto importante e cerca di risposta…

Per spiegare questo mio dubbio devo partire un po’da lontano, ma se avrete un briciolo di pazienza forse capirete cosa intendo…

Ho sempre amato i film (prima) e (più recentemente) le serie televisive. Tra le tante serie che affollano l’universo telematico una delle poche che mi ha colpito per originalità è stata Love, Death & Robots. Serie composta da corti di animazione realizzati da vari artisti e uscita nel 2019 sulla piattaforma Netflix.

(Vi chiederete a questo punto: “Tutto bello ed interessante… ma che c’entra con la Germania, il sinodo e la Chiesa?” Aspettate ancora un momento…)

Più nello specifico vorrei segnalare l’episodio n.17 della prima stagione intitolato Alternative Histories (in italiano “Alternative storiche”) diretto da Victor Maldonado e Alfredo Torres. Questo mini-cartoon (8 min. circa) presenta un programma chiamato ironicamente Multiversity che fornisce scenari alternativi partendo da un fatto ipotetico e ne valuta le conseguenze sul mondo e sulla storia dell’umanità. Nel caso del corto, satirico ed irriverente, la domanda è: “Cosa sarebbe successo se Hitler fosse morto in un anno differente?”

(Immagino che i dubbi espressi prima restino insoluti… Ma leggete oltre!)

Io ho provato a fare la stessa cosa in relazione alla Chiesa ed in particolare riguardo al Cammino sinodale/Synodaler Weg: “Cosa succederà dopo la conclusione del sinodo in Germania?”

Scenario 1: Mitico/idilliaco

In questo possibile scenario futuro il Cammino sinodale si conclude serenamente. Tutti i documenti vengono votati e approvati. Si imposta un cambiamento radicale su temi importanti come il ruolo delle donne, una rinnovata morale sessuale, il celibato obbligatorio, la prevenzione degli abusi, la partecipazione delle Chiese locali nella scelta dei loro pastori, un ecumenismo reale… E il Vaticano, fulminato sulla via di Damasco, si rende conto degli errori del passato! Benedice i risultati del sinodo in Germania e li estende a tutta la Chiesa iniziando così una nuova epoca… E vissero tutti felici e contenti!

Scenario 2: Pragmatico/razionale

In questa possibile alternativa il sinodo si conclude serenamente come prima e Roma, continuando un’opera di decentralizzazione e declericalizzazione approva i testi come vincolanti per la Chiesa in Germania e per i territori di lingua e cultura tedesca… Chiamiamolo per semplificare “Rito Germanico”!

Scenario 3: Probabile… molto probabile!

Questa possibile versione è quella (a mio parere) più realistica: Roma dice NO! Dopo anni di discussioni e documenti ai cattolici tedeschi non resterà che “contemplare” l’ennesima decisione sulla loro pelle. Un “NO” deciso o più probabilmente un “NÍ” molto confuso a livello di pronunciamenti ufficiali (Cfr. Querida Amazonia per averne un assaggio!), con tempi di attesa biblici e che bloccherà di fatto qualsiasi progetto di riforma. Una tecnica che sembra andare di moda all’ombra der Cupolone: Cambiare tutto perchè nulla cambi! Tanti proclami, tanti slogan, tanti saluti serali… Ma tutto come sempre mi raccomando!

(Per chi è sopravvissuto ora arriva non “una” domanda, ma “la” domanda…)

Tenendo presente che gli scenari 1 e 2 sono da ritenersi altamente improbabili e che il “NO” arriverà “alla romana” quindi nel modo più tergiversatore ed offensivo possibile per i cattolici tedeschi, la palla ritornerà ai cristiani di quella terra alle loro diocesi e ai loro vescovi:

“E dopo cosa si farà?”

Io vedo solo due scenari possibili…

Ma quelli (per ora) li tengo per me.

P.S. E in Italia? e la nostra Chiesa? Concorrente non pervenuto a quanto pare (sentendo le parole di Bassetti)! Ahhh ma noi non abbiamo questi problemi… a noi basta esaltarci con il Papa su Rai 1!

don Paolo Zambaldi, 16/02/2022

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