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Moni Ovadia sulla linea di Francesco: “basta inviare armi, bisogna fermare la guerra. I media silenziano il Papa”

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

“C’è da avere un po’ di paura di fronte a un pensiero unico in divisa e con l’elmetto”. Ne è convinto Moni Ovadia, il grande autore e interprete di origine ebraica sefardita, nato in Bulgaria nel 1946 ma poi cresciuto a Milano.
Interviststo dal Riformista e dalla Stampa, Moni Ovadia ha accusato il ”pensiero militarista e militarizzato», arrivato a silenziare il Papa, “che ha avuto l’ardire di dire in faccia ai politici nostrani arruolati dalla Nato parole che devono essere scolpite nei nostri cuori e rilanciate in ogni dove: ‘Pazzi, Pazzi’ a voler aumentare, 40 miliardi, le spese di guerra. Sì, di guerra. Perché tali vanno considerate. Ma c’è una logica in questa follia…”.
“Noi – rileva Moni Ovadia – sappiamo una cosa: ogni guerra è una guerra criminale. Su questo, discussioni non ce ne sono. Il problema è che c’è una legittimità da parte di studiosi, giornalisti ma anche di semplici cittadini, di capire quello che ha determinato lo stato delle cose: qual è la posizione dell’Europa, di discutere l’atlantismo”.

“Anche se devo la vita all’Armata Rossa, perché senza di loro sarei probabilmente morto passando per un camino, preferisco vivere – confida Moni Ovadia – nella finta democrazia italiana, che poi è un’oligarchia, che nella Russia di Putin. E, se vivessi là, sarei in carcere già solo per il fatto che difendo i diritti degli omosessuali. Eppure credo che Putin non sia Hitler e non sia un pazzo: certo, sta facendo una guerra – di per sé un’atrocità – e dovrebbe smettere, ma penso sia stato a lungo provocato. Da tempo esterna il suo malcontento per l’eccessiva vicinanza della Nato ai confini del suo Paese. Zelensky non ha reso un buon servizio agli ucraini. Se hai vicino a te un colosso ringhioso, non gli fai i dispetti. A meno che lui sia asservito agli Usa, cosa di cui sono convinto’.

Quanto alla condanna morale a Putin, Ovadia sottolinea: “dovremmo dire che tanti presidenti americani sono stati come Hitler. Dal Vietnam in poi gli Usa fanno guerre sanguinose e lasciano dietro sé morte e devastazione, ma nessuno li ha mai paragonati alla Germania nazista. Certo, le guerre portano con sé la violenza. Per questo io sono pacifista. Un tempo a morire erano soprattutto i soldati, oggi a soccombere è al 95% la popolazione civile’.

Wuanti all’invio di armi in Ucraina, il no di Moni Ovadia è senza eccezioni. “Se mandi armi si prolunga la durata del conflitto. Putin può andare avanti a lungo con l’offensiva. Certo, per molti Paesi, Usa in testa, sarebbe conveniente, l’industria delle armi è una lobby potente. Ma poi, vogliamo far scoppiare la Terza Guerra Mondiale?”.

Secondo Moni Ovadia, “se gli Stati Uniti, con la loro vocazione a diffondere le loro armi in ogni angolo del pianeta, fossero stati fuori da questa vicenda, che è una vicenda europea, anche se molti dimenticano, in buona e cattiva fede, che fino ai monti Urali, la Russia è Europa, ecco, se fossero stati fuori, forse le cose sarebbero andate diversamente. Tra gli atlantisti ultrà ci sono quelli che non hanno detto ‘a’ quando la guerra criminale contro l’Iraq ha fatto quasi un milione di morti. Questi qui dovrebbero stare zitti, o perlomeno mantenere un bassissimo profilo. Lo stesso vale per quelli che hanno al massimo alzato un sopracciglio di fronte alla catastrofe della Libia, la Siria, l’Afghanistan e via dicendo”.

Purtroppo, osserva l’artista, “di guerre criminali, lungo la seconda metà del ’900 ne sono state fatte un gran numero. Quando ha usato la mazza di ferro contro la Cecenia, Putin godeva di grandissimo prestigio:. Mentre oggi “tra gli effetti collaterali è uscito fuori anche la russofobia. E questo è degno di nazisti. Perché la grande cultura russa non ha nulla a che vedere con Putin e la sua politica aggressiva. Il Patto di Varsavia fu sciolto. Perché la Nato contestualmente non si sciolse? Punto di domanda. Sento già certi soloni in mimetica rispondere piccati: che vuoi, i Paesi dell’ex zona di influenza sovietica, hanno chiesto di entrare nella Nato… Intanto cominciamo col dire che l’hanno chiesto le loro classi dirigenti. Questi narratori con l’elmetto vogliono farci bere che tutto questo è avvenuto in una trasparenza totale? Quali sono le politiche che fanno gli Stati Uniti per mantenere questa egemonia militare: presto detto, hanno 900 basi in tutto il mondo. I russi non ce l’hanno. Il problema è complesso. Ma se ti azzardi a farlo presente ti dicono che sono morti 137 bambini. È una immane tragedia, e lo sarebbe anche se a morire fosse stato un solo bambino. Ma non si può utilizzare questa tragedia per provare a tapparti la bocca. È semplicemente vergognoso. Come è vergognoso dimenticare i bambini morti in Iraq, in Siria, in Afghanistan, nello Yemen…Questa rimozione è ripugnante. Non esistono guerre giuste. Tutte le guerre sono criminali. Si vuole portare Putin al Tribunale dell’Aia per giudicarlo come responsabile di crimini di guerra o contro l’umanità? Va bene, prima George W.Bush e Tony Blair. Quanti sanno, ad esempio, che Slobodan Milosevic è stato prosciolto? Non assolto, prosciolto perché non si sono trovate prove che lui fosse complice di crimini di guerra. Intanto, lui è morto in una cella di quel Tribunale. Poi a chiedere di processare Putin sono gli americani che non accettano la Corte dell’Aia! E poi c’è un problema generale: la complessità della geopolitica, in generale, non può essere trattata nei talk show. Il problema è complesso. Ma se ti azzardi a farlo presente ti dicono che sono morti 137 bambini. È una immane tragedia, e lo sarebbe anche se a morire fosse stato un solo bambino. Ma non si può utilizzare questa tragedia per provare a tapparti la bocca. È semplicemente vergognoso. Come è vergognoso dimenticare i bambini morti in Iraq, in Siria, in Afghanistan, nello Yemen…Questa rimozione è ripugnante. Non esistono guerre giuste. Tutte le guerre sono criminali. Si vuole portare Putin al Tribunale dell’Aia per giudicarlo come responsabile di crimini di guerra o contro l’umanità? Va bene, prima George W.Bush e Tony Blair. Quanti sanno, ad esempio, che Slobodan Milosevic è stato prosciolto? Non assolto, prosciolto perché non si sono trovate prove che lui fosse complice di crimini di guerra. Intanto, lui è morto in una cella di quel Tribunale. Poi a chiedere di processare Putin sono gli americani che non accettano la Corte dell’Aia! E poi c’è un problema generale: la complessità della geopolitica, in generale, non può essere trattata nei talk show.

farodiroma.it, 10/04/2022

 

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