lunedì, Novembre 18, 2024

Sabeel alla giornata Onu per la Palestina: “L’apartheid palestinese: una pandemia senza fine”

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Il 29 novembre l’Onu celebra la Giornata internazionale di solidarietà con il popolo palestinese. Dal 2007 Pax Christi celebra questa giornata con un convegno a più voci.

Ci ritroveremo perciò in diretta Facebook sulle pagine di Pax Christi e di Bocche Scucite lunedì 29 novembre alle 20,30 per l’evento:

“L’APARTHEID PALESTINESE: UNA PANDEMIA SENZA FINE”.

Violette Khoury e Fr. Raed Abu Sahlieh, dell’Associazione Sabeel, dialogheranno con Riccardo Michelucci, giornalista, saggista e traduttore. Scrive per Avvenire, Focus Storia, il Venerdì di Repubblica ed è uno dei curatori della trasmissione “Wikiradio” di Radio Rai 3.

Sabeel è stata fondata per sviluppare ulteriormente la teologia della liberazione della Palestina e agire in base ai suoi valori. I semi della Teologia della Liberazione Palestinese (PLT) risalgono ai giorni della Nakba, 74 anni fa. Circa 750.000 palestinesi sono stati cacciati dalla loro patria di fronte al brutale assalto delle milizie clandestine sioniste. Queste milizie stavano portando avanti un piano premeditato per evacuare il paese dei suoi cittadini arabi palestinesi.

Quando guardiamo indietro, possiamo discernere una triplice Nakba. Era una Nakba umana di enorme grandezza. È stata una Nakba dell’identità che ha reso i palestinesi stranieri nella loro stessa terra, ed è stata una Nakba teologica che ha strappato la terra da sotto i piedi dei cristiani palestinesi. La Bibbia era uno strumento per giustificare la disposizione dei palestinesi. I cristiani palestinesi in particolare sentivano che le loro vite erano come una nave la cui ancora si era staccata e stava andando alla deriva senza meta. Molti cristiani palestinesi sono cresciuti sotto l’influenza della teologia dominata dall’Occidente, specialmente durante il periodo del mandato britannico, quando molte scuole erano gestite da missionari britannici. La Scrittura è stata letta e tramandata attraverso le sue lenti e, consciamente o inconsciamente, è stata fatta in un modo che ha sostenuto la politica del governo britannico verso la facilitazione dell’istituzione della “patria ebraica” in Palestina.

Sabeel aderisce a Kumi Now, network che lavora per collegare gli attivisti di tutto il mondo con le organizzazioni che operano sul campo in Palestina e Israele per portare una pace giusta e duratura basata sul diritto internazionale e sulla nonviolenza. 

Vi aspettiamo quindi lunedì 29 novembre alle 20,30

facebook.com/PaxChristiIT – facebook.com/bocchescucite

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