lunedì, Novembre 18, 2024

Un’immagine, 2 milioni di persone private della loro dignità. Gaza (Gideon Levy)

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Una massa di persone si accalca davanti alla camera di commercio del campo profughi di Jabalya, nel disperato tentativo di ottenere un permesso per lavorare in Israele  È necessario guardare le espressioni, gli occhi tetri, la barba, la supplica, la disperazione che si manifesta sul volto di ogni persona in fila, che lotta per la propria sopravvivenza. Agitano i moduli, come se li aiutassero a realizzare il loro sogno. Le mani tese, come se allungando il braccio qualcuno potesse raggiungere il suo sogno, ma è il lungo braccio di Israele, che dispensa a queste persone tutto questo male.

Per decenni Israele ha abusato di loro, dei loro genitori e dei loro figli. Non c’è posto come Gaza per raccontare questa storia del male, dall’espulsione e fuga nel 1948, alle azioni idi rappresaglia e alle  conquiste, a questo assedio di 15 anni. Questo è il vero braccio lungo di Israele, che ne modella il profilo morale.

Ogni uomo sta guardando in una direzione diversa, sinistra, destra o verso il cielo, da dove potrebbe venire un aiuto, forse. La ressa è tremenda . La vista ricorda le spedizioni di bestiame vivo in Israele. La tristezza negli occhi di queste persone indifese e lo shock che suscitano sono così simili, vitelli e persone. Qui sono persone senza dignità. Israele li ha spogliati delle ultime vestigia della loro dignità.

Khoury ha riferito che alcuni sono disposti a lavorare su turni di costruzione di 12 ore per 20 shekel [6,20 dollari], e per questo privilegio si affollano strettamente come bestie. La guerra è per oltre 3.000 permessi che Israele ha così gentilmente offerto. Almeno 300.000 disoccupati in competizione per 3.000 permessi. Uno su cento potrebbe vincere. In un territorio dove la disoccupazione ha raggiunto complessivamente il 48 per cento e il 66 per cento tra i giovani adulti, il rispetto di sé è andato perso. Come sarebbe facile restituire a questi miserabili uomini la loro dignità e il loro sostentamento. Apri la Striscia di Gaza, ricollegala alla Cisgiordania e consenti a queste persone di lavorare in Israele, che importa lavoratori dalla Cina.

Circa mezzo milione di lavoratori sono entrati in Israele da Gaza ogni mese fino al 2000. Alcuni sono cresciuti qui, tra i mercati Carmel di Tel Aviv e Hatikva, hanno fatto amicizia con gli israeliani e hanno costruito la loro vita in quello che un tempo era il paese dei loro genitori.

Le immagini più belle della loro vita erano tristemente simili: anche loro si sono ammassati stretti al posto di blocco del valico di Erez nel cuore della notte mentre andavano al lavoro in Israele, e sulla via del ritorno si sono fermati come fantasmi sul ciglio della strada, portando la loro spazzatura. Quelli erano i momenti migliori. C’era speranza. Eravamo sconvolti dalle loro condizioni di vita, dal dormire nei magazzini e dall’affollamento ai posti di blocco. Per loro erano stati i tempi migliori, che non tornavano da 20 anni.

Secondo i dati di Gisha, un’organizzazione no profit israeliana nel 2019 circa 15.000 sono stati ammessi in Israele. Solo al 6% di questo numero è consentito oggi entrare in Israele  con il pretesto delle restrizioni COVID-19. In altre parole: carcere. I permessi dalle carceri israeliane sono più frequenti. Il settanta per cento degli abitanti di Gaza fa affidamento sugli aiuti umanitari , in un luogo ,che uno studio delle Nazioni Unite di due anni fa, ha dichiarato inagibile per l’abitazione umana.

Come facciamo a dormire la notte con tutto questo sulla coscienza? Questa miseria è causa nostra. E per favore, non iniziamo con Hamas e i razzi. Gaza è territorio occupato. Israele è responsabile del suo destino. Gaza è il bidone della spazzatura di Israele, e in misura minore dell’Egitto. Gaza è la terra dei profughi che sono fuggiti o sono stati espulsi dalla loro terra a causa di Israele. Israele ha una pesante responsabilità per il loro destino.

Una fotografia diversa è stata pubblicata venerdì su TheMarker (un quotidiano di economia in lingua ebraica pubblicato dal gruppo Haaretz): anch’essa mostra un’affollata massa di persone, ma che salutano e sorridono alla telecamera. A un’ora di macchina da Jabalya, i dipendenti israeliani di Moon Active, l’azienda il cui Coin Master, un gioco per cellulare “leggero e avvincente”, impazza guadagnando miliardi di dollari. E come ha fatto Moon Active ad avere un tale successo? “Creando una sensazione di quasi vittoria che produce un’emozione tremenda, che alla fine porta alla dipendenza”

Articolo originariamente pubblicato su Haaretz e tradotto in italiano da Frammenti Vocali

Di Gideon Levy

https://www.haaretz.com/opinion/.premium.HIGHLIGHT-one-image-2-million-people-1.10280619

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