mercoledì, Dicembre 25, 2024

Genova 2001 vent’anni dopo: un altro mondo è necessario

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Verità, giustizia e riparazione per le violazioni dei diritti umani tra le più gravi della storia recente d’Europa e per la salute della nostra democrazia.

Il palinsesto delle iniziative, organizzate da “Genova 2001 vent’anni dopo: un altro mondo è necessario”, continua ad arricchirsi di ospiti e iniziative che si svolgeranno tra il 18 e il 22 Luglio.

Il 18 luglio alle 10, alla Tavola rotonda ospitata nella sala del Maggior Consiglio di Palazzo Ducale, interverrà come relatore anche Don Luigi Ciotti, fondatore dell’associazione Gruppo Abele e presidente di Libera. Sarà l’occasione per riflettere sulla relazione tra la globalizzazione liberista e l’erosione dei diritti economici, sociali e culturali negli ultimi vent’anni. Affronteremo i temi dei rapporti tra Nord e Sud del mondo, del governo e della gestione dell’immigrazione, della divaricazione tra ricchi e poveri e dell’erosione dei diritti sociali, dalla salute, all’istruzione, al lavoro, al welfare. Rifletteremo sul concetto di limite dello sfruttamento del nostro pianeta, di crescita infinita, di aumento dei consumi e crisi climatica.

Il 21 Luglio, alle 21 si terrà un Presidio in via Cesare Battisti. Sarà un momento di memoria collettiva che si pone in continuità con la tradizione della fiaccolata che il Comitato Verità e Giustizia per Genova ha organizzato per tanti anni. Sarà anche un momento di riflessione che, a partire dalle responsabilità accertate ma non punite dei tanti che all’epoca facevano parte della catena di comando delle forze di polizia, darà voce alle vittime e si interrogherà su quali strumenti siano ancora oggi necessari perché in futuro non ci siano mai più altre Diaz.

La voce della cantautrice, autrice e pittrice Giua, vincitrice di premi nazionali ed internazionali, un Festival di Sanremo all’attivo oltre a quattro dischi, prestigiose collaborazioni teatrali (Festival dei due mondi di Spoleto, Teatro Stabile di Genova, Teatro della Tosse e Teatro dell’Archivolto) e musicali (Jaques Morelenbaum, Riccardo Tesi, Fausto Mesolella), animatrice di progetti in ambito sociale come il Coro Popolare della Maddalena e il Coro Parkinsong, accompagnerà la cornice poetica e musicale di questo momento dal forte valore simbolico. Vent’anni dopo i fatti della Diaz, la cittadinanza, i movimenti sociali e tutte le forze democratiche chiedono all’unisono giustizia e riparazione da parte dello Stato italiano, tuttora inadempiente per la mancata approvazione di leggi efficaci che prevengano e scoraggino trattamenti inumani e degradanti e l’uso sproporzionato della forza da parte delle forze dell’ordine.

Mark Covell, il giornalista mediattivista ridotto in fin di vita quella sera di 20 anni fa ha dichiarato: ”Sono molto contento che le vittime del raid alla scuola Diaz che verranno a Genova per commemorare il ventesimo anniversario dei fatti del G8 2001 avranno la possibilità di visitare la scuola. Vent’anni dopo quei terribili fatti, poter visitare quella scuola e’ una tappa fondamentale per molti di noi. Desidero ringraziare il Dirigente del Liceo Pertini Alessandro Cavanna e il personale della scuola, per rendere questa iniziativa possibile.”

Il professore Alessandro Cavanna ha dichiarato: “La sera del 21 Luglio 2001 questa scuola è stata teatro di un evento tragico, che tutto il mondo ha conosciuto. A 20 anni di distanza crediamo che sia importante mantenere viva la memoria di questi tragici fatti, che hanno segnato forse il punto di maggiore rottura tra Stato e società civile nel nostro Paese. Da allora, migliaia di studenti e studentesse frequentanti questo liceo hanno percorso i corridoi, le scale e gli androni dove in quella terribile sera, persone inermi furono aggredite, picchiate e gravemente ferite. Nella palestra oggetto di tanta violenza si sono succedute le ordinarie e fondamentali attività educative che in ogni scuola vengono svolte quotidianamente. Ma non per questo la tragedia potrà essere cancellata. Vivere e lavorare in questi luoghi è per noi una responsabilità importante. Crediamo tuttavia che questi spazi siano patrimonio non solo di questa istituzione scolastica, ma di tutta la comunità civile. Perché non debba mai più esistere un’altra notte della Diaz”.

Nicola Vallinoto, PeaceLink, 7 luglio 2021

Note: Il programma sfogliabile:
https://issuu.com/yogecomunicazionesensibile/docs/g8prog

https://www.peacelink.it/genova2001/a/48589.html

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