O Dio, tu non volevi la morte del tuo figlio Gesù, ma la sua testimonianza di amore verso gli esclusi e i disprezzati lo ha reso odioso e pericoloso per i potenti che hanno deciso la sua morte. Fa che, quando usciremo da questa liturgia, possiamo essere testimoni credibili e fedeli al tuo insegnamento d’amore, accoglienza e misericordia;
Gesù, tu stai in mezzo ai tuoi, non davanti, non sopra, ma in mezzo. Fa che tutti i capi religiosi sappiano stare in mezzo alla gente, senza cercare primi posti e privilegi;
Gesù, noi veniamo a te chiedendoti di liberarci dalla pandemia, dalle ingiustizie, da ogni sofferenza. In realtà tu ci chiedi il nostro impegno nel pensare, nell’essere solidali con chi soffre, nel rispettare la terra di dio, nel saper morire come muore il seme sotto terra mentre germoglia una vita nuova;
Martedì 13 aprile è iniziato il Ramadan, il mese al centro della spiritualità musulmana; un tempo di preghiera e digiuno per separarsi da se stessi e rafforzare il legame con Dio. Auguri a tutti i musulmani credenti con la speranza della resurrezione dell’umanità camminando insieme, come sorelle e fratelli, verso Dio misericordioso;
Per tutti i popoli che chiedono giustizia e lavoro per poter crescere i loro bambini in pace. In particolare per Myanmar, Irlanda del Nord, Repubblica di centro africa, Colombia e Brasile. La comunità internazionale e le chiese di tutto il mondo si facciano carico con iniziative di solidarietà materiale e spirituale;
Dal 1970 il 22 aprile in tutto il mondo – nostra sola casa – si celebra la giornata della terra che coinvolgerà centinaia di milioni di persone. Per non stancarci mai di chiedere politiche e investimenti per trasformare i deserti in foreste, per avere cura dei nostri piccoli fratelli del mondo animale, per restituire dignità, giustizia e pace a milioni di donne, uomini e bambini, nostri fratelli in Dio;