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Il 25 Aprile con i libri (Laura Tussi)

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Da Hessel a Giovanni Pesce, da Pinelli a Turoldo, dal nostro amico e concittadino Emilio Bacio Capuzzo a Luciano Marescotti di cui parliamo nel libro Antifascismo e Nonviolenza. I nostri libri sono dedicati a tutti loro.

I nostri Partigiani sono “le stelle della Resistenza”.

Con moltissime personalità che non smettono mai di raccontarci la memoria del passato e il ricordo sempre attuale e vigile dell’antifascismo abbiamo scritto i libri “Un racconto di vita partigiana: il ventennio fascista e la vicenda del Partigiano Emilio Bacio Capuzzo” e il libro “Giovanni Pesce: per non dimenticare”. Libri con cui commemoriamo sempre la data indimenticabile della Liberazione dal nazifascismo: il 25 Aprile.

Il Partigiano Bacio e il comandante Partigiano Giovanni Pesce rientrano nell’alveo e nel novero dei partigiani e dei resistenti che abbiamo conosciuto nel nostro percorso di testimonianza e che hanno diverse visioni del mondo e estrazioni politiche tra loro differenti, ma tutti hanno combattuto, lottato e contribuito alla Resistenza contro il nazifascismo. Abbiamo conosciuto tutti questi partigiani e resistenti nel nostro percorso di attivismo politico, non partitico, e nel nostro cammino di nonviolenza attiva e di impegno civile per la pace e per il disarmo convenzionale e nucleare in tutto il mondo. Abbiamo appunto scritto libri dedicati a questi nostri Partigiani: loro sono “le stelle della Resistenza”. Da Hessel a Giovanni Pesce, da Pinelli a Turoldo, dal nostro amico e concittadino Emilio Bacio Capuzzo a Luciano Marescotti di cui parliamo nel libro Antifascismo e Nonviolenza, tutti partigiani e resistenti che con i loro esempi e principi ci trasmettono soprattutto il valore dell’onestà e i dettami valoriali che ci permettono di tutelare e conservare gli ideali della costituzione sempre attaccata nei suoi equilibri costituzionali dai vari governi che si spacciano per progressisti, ma che in realtà sono retrivi e conservatori.

I partigiani con i loro moniti permettono a tutti noi antifascisti di appellarci al diritto internazionale e dedichiamo il libro “Un racconto di vita Partigiana” e tutti i nostri libri a loro.

Il Partigiano Emilio Bacio Capuzzo ci ha lasciato nell’ottobre 2017: lo stesso anno del premio Nobel per la pace alla campagna Ican, campagna internazionale per l’abolizione delle armi nucleari di cui tutti noi amici della nonviolenza siamo parte con molte associazioni in Italia e nel mondo affiliate a Ican.

Il premio Nobel per la pace è il culmine del lavoro e del percorso per la pace del XXI secolo di cui il TPAN, le Cop per il clima, l’agenda ONU, la dichiarazioni universale dei diritti umani del 1948 e la costituzione italiana sono alcuni tasselli del diritto internazionale e della nonviolenza efficace.

La direttrice esecutiva di Ican ha dichiarato che il premio Nobel per la pace è dedicato a coloro che si spendono e impegnano per il disarmo nucleare e per la pace e la nonviolenza nel mondo.

Il pensiero è volto a tutti noi eredi elettivi e prosecutori e promotori del premio Nobel per la pace e ai partigiani e resistenti, ai partigiani per la pace, che si sono sacrificati durante la Resistenza e hanno testimoniato anche dopo di essa per un mondo e per un futuro migliore e Bacio e Giovanni Pesce e le altre nostre “stelle della Resistenza” sono i grandi protagonisti di questo importante periodo storico di riscatto dell’umanità: la Resistenza partigiana contro il nazifascismo.

Laura Tussi, peacelink.it, 22 aprile 2021

Fonte: Aticolo di Laura Tussi e Fabrizio Cracolici

https://www.peacelink.it/cultura/a/48423.html

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