Stammi vicino, Signore, amico e consigliere,
Dio che promuovi la giustizia;
fa trionfare la verità
perché io mi chiamo a testimone.
Mi accusano ingiustamente, Signore,
riportano i fatti in modo distorto,
giudizi per sentito dire;
mi criticano con asprezza e tenacia
ma senza esporsi direttamente.
Sono infastiditi dalle mie parole
ma soprattutto dalle scelte che faccio
perché non vogliono mettere in discussione
sicurezze e antichi privilegi,
interessi e ruoli di potere.
Difendono una mentalità conservatrice
che non tollera critiche discussioni
ma vuole ossequio e sciatteria;
temono ogni proposta
che apra strade di partecipazione.
E così spargono calunnie
senza che possa difendermi,
usano ricatti e sotterfugi
per emarginarmi e stancarmi,
per squalificare quello che vivo.
Fanno male queste accuse, Signore,
anche a chi è abituato a lottare,
a dire con coraggio ciò che pensa,
a pagare in prima persona.
Ho voglia di urlare la mia rabbia
a quei quattro caproni arroganti
e agli stupidi che li seguono ossequiosi
col gusto maligno del pettegolezzo.
È triste avvilente, Signore,
veder trionfare il servilismo
anche nella comunità dei credenti
e sentirsi impotenti e derisi.
Mi sfogo con te, Signore,
perché mi sento in confidenza
e so che sei giusto e verace.
Giudica tu l’onestà delle mie scelte.
Fa’, Signore, che trionfi la verità
e i calunniatori siano smascherati;
fa’ che possa andare a testa alta
senza più vergogna e timore.
Tu sei la roccia nei tempi di prova,
il coraggio nel crescere della paura;
tu sei l’ultima istanza di giustizia,
vera fonte di gioia e di pace.
Ti ringrazio, Signore Dio di verità,
ti ringrazio dal profondo del cuore!