giovedì, Novembre 7, 2024

Giornata della Memoria 2021

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

27 GENNAIO 1945 APERTURA DEL CAMPO DI STERMINIO DI AUSCHWITZ

Per riflettere su questa giornata, vorrei ricordare JANUSZ KORCZAK. medico e pedagogista ebreo polacco che ha dedicato tutta la sua vita ai bambini, soprattutto orfani; ha lottato con tutte le sue forze e con ogni mezzo fino all’ultimo per i loro diritti, per il rispetto della loro integrità e unicità.

Nessuno lo conosceva con il suo vero nome ebraico HENRYK GOLDSZMIDT, quando l’orfanatrofio, da lui diretto, venne svuotato e tutti i bambini avviati al treno che li avrebbe trasportati al campo di sterminio di Treblinka, a JANUSZ KORCZAK venne chiesto di lasciare andare i bambini ma egli si avvio alla testa del corteo assieme ad altri tre educatori ebrei tenendo due bambini per mano…

Di lui, lo psicanalista statunitense BRUNO BETTELHEIM, scrive: “… quali che siano stati gli altri uomini giusti della nostra generazione, di due possiamo esser certi: uno di essi fu il frate francescano Padre MAXIMILIAN KOLBE, l’altro, il medico e pedagogista JANUSZ KORCZAK!”.

Forse l’espressione migliore della sua filosofia è contenuta nelle parole di addio rivolte a un gruppo di ragazzi pronti per lasciare l’orfanotrofio, del quale non avevano ormai più bisogno:

“Vi diciamo addio auguriamo ogni bene nel lungo viaggio che vi attende alla volta di lidi lontani. Un viaggio lungo. Il vostro che ha un solo nome e una sola destinazione: la vita.

Abbiamo pensato a lungo e a fondo al modo migliore di dirvi addio, al consiglio migliore da darvi, purtroppo le parole sono limitate e deboli gli strumenti per esprimere quello che proviamo, perció, non possiamo darvi alcun viatico;

non vi diamo alcun Dio perchè Dio lo dovrete trovare nella vostra anima con una lotta solitaria;

non diamo alcuna patria perché una patria la dorvete trovare attraverso gli sforzi del vostro cuore del vostro pensiero;

non vi diamo l’amore per il prossimo perché non c’è amore senza perdono e, perdonare, è un compito molto faticoso che solo l’interessato può decidere di assumersi…

Vi auguriamo che non si spenga mai in voi il desiderio di una vita migliore che ancora non esiste, ma che un giorno vedrà la luce: una vita di verità e di giustizia!

Forse, questo desiderio vi guiderà a Dio, a una vera patria e all’amore…

Addio e non dimenticatevene.”

JANUSZ KORCZAK

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