mercoledì, Dicembre 18, 2024

Von guten Mächten/ Da buone forze (Dietrich Bonhoeffer)

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

Questo bellissimo canto/poesia è stato composto da Dietrich Bonhoeffer nel dicembre 1944 nel campo di prigionia (gestito dalla Gestapo). 

Questo è anche l’ultimo testo scritto dal teologo e pastore germanico prima della sua esecuzione il 9 aprile 1945.


Von guten Mächten/ Da buone forze

  1. Von guten Mächten treu und still umgeben

behütet und getröstet wunderbar, –

so will ich diese Tage mit euch leben

und mit euch gehen in ein neues Jahr;

  1. noch will das alte unsre Herzen quälen,

noch drückt uns böser Tage schwere Last,

Ach Herr, gib unsern aufgeschreckten Seelen

das Heil, für das Du uns geschaffen hast.

  1. Und reichst Du uns den schweren Kelch, den bittern,

des Leids, gefüllt bis an den höchsten Rand,

so nehmen wir ihn dankbar ohne Zittern

aus Deiner guten und geliebten Hand.

  1. Doch willst Du uns noch einmal Freude schenken

an dieser Welt und ihrer Sonne Glanz,

dann woll´n wir des Vergangenen gedenken,

und dann gehört Dir unser Leben ganz.

  1. Laß warm und hell die Kerzen heute flammen,

die Du in unsre Dunkelheit gebracht,

führ, wenn es sein kann, wieder uns zusammen!

Wir wissen es, Dein Licht scheint in der Nacht.

  1. Wenn sich die Stille nun tief um uns breitet,

so laß uns hören jenen vollen Klang

der Welt, die unsichtbar sich um uns weitet,

all Deiner Kinder hohen Lobgesang.

  1. Von guten Mächten wunderbar geborgen

erwarten wir getrost, was kommen mag.

Gott ist bei uns am Abend und am Morgen,

und ganz gewiss an jedem neuen Tag.

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  1. Da buone forze in fedeltà e silenzio avvolto -mirabilmente al sicuro e confortato –

così questi giorni con voi trascorrere voglio

in un anno nuovo insieme a voi entrar scortato.

  1. ancor ci vuole il nostro vecchio cuore angustiare,

ancor ci opprime il greve peso di giorni incattiviti

o Signore, da’ alle nostre anime spaventate

la salvezza per la quale ci hai creati.

  1. E se ci porgi il calice, l’amaro, di dolore,

fino all’estremo margine già colmo,

grati lo accogliamo, senza tremore

dal tuo benevolo e amato palmo.

  1. Eppure se gioia ancora ci vuoi donare

per questo mondo e per lo splendore del sole,

allora del passato ci vogliamo ricordare

e allor la nostra vita a te appartiene, a te solo.

  1. Lascia calde e chiare ardere le candele,

che Tu fin nelle tenebre ci hai portato,

guidaci ancora insieme, se deve essere!

Noi lo sappiamo, la Tua luce la notte ha rischiarato.

  1. Se il silenzio ora profondo intorno a noi si stende,

facci udire così il suono a piene note.

del mondo che invisibile attorno a noi si estende,

di tutti i figli tuoi il canto di lode.

  1. Da buone forze tratti mirabilmente in salvo

fiduciosi attendiamo quel che accadere dovrà,

alla sera e al mattino Dio è al nostro fianco

e, questo è certo, in ogni giorno che verrà.

Dietrich Bonhoeffer

 

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