mercoledì, Dicembre 18, 2024

Momenti di preghiera… IV settimana di Avvento: Pregare (don Paolo Zambaldi)

Don Paolo Zambaldi
Don Paolo Zambaldi
Cappellano nelle parrocchie di Visitazione, Regina Pacis, Tre Santi e Sacra Famiglia (Bolzano).

INNO: Gli ultimi saranno i primi

O Signore Gesù, noi viviamo sempre più in un mondo di stranieri.

Lontani dalla loro cultura, dal loro paese,

dagli amici, dalla famiglia, e anche dal loro Dio.

E assistiamo anche alla ricerca dolorosa di un luogo ospitale

dove la vita possa essere vissuta senza timore

e dove si possa trovare una comunità accogliente.

Tutti: Aiutaci Signore ad ascoltare il grido degli esclusi e

dei dimenticati di questo mondo.

Ma, Signore Gesù,

la nostra società è sempre più gremita

di persone che temono, che stanno sulla difensiva,

che sono inclini a guardare l’altro con sospetto,

come un estraneo, come un nemico

che ci toglie il tetto, il pane, il lavoro

che è nostro.

Tutti: Aiutaci Signore a farci strumenti di pace, di amore e di accoglienza per tutti.

Ma tu, o Signore, ci dici, anzi ci comandi

di considerare e trattare l’altro come un fratello,

offrendo lo spazio in cui possa sperimentare la fraternità,

e rivelare a noi la ricchezza della sua diversità.

Certo, accogliere l’altro è difficile.

Perché, in un ambiente dove si teme, e ci si guarda con sospetto,

non è facile mantenere il cuore aperto,

libero da paure e diffidenze.

Tutti: Aiutaci Signore a liberaci dal pregiudizio, dal razzismo,

dai tanti egoismi che abitano il nostro cuore.

Allora ti preghiamo, o Signore,

fa che noi riconosciamo e accogliamo l’altro come un fratello,

come tu hai accolto gli operai dell’ultima ora.

Fa che, anche noi ci sentiamo ultimi accanto agli ultimi,

perché tutti ultimi siamo davanti a te,

e sempre bisognosi e dipendenti gli uni dagli altri.

E possiamo così essere primi nel tuo Regno di amore,

come tu ci hai promesso, o Signore.

Tutti: Aiutaci Signore ad essere testimoni credibili del tuo Vangelo e tenaci costruttori del tuo Regno.

Don Paolo Michelini

I ANTIFONA (lettore)

Signore, benedici il mio cuore

perché sappia dare calore e riparo;

che sia generoso nel perdonare e capire

e impari a condividere dolore e gioia.

SALMO 145


Loda il Signore, anima mia:

loderò il Signore per tutta la mia vita,

finché vivo canterò inni al mio Dio. 

Non confidate nei potenti,

in un uomo che non può salvare. 

Esala lo spirito e ritorna alla terra;

in quel giorno svaniscono tutti i suoi disegni. 

Beato chi ha per aiuto il Dio di Giacobbe,

chi spera nel Signore suo Dio, 

creatore del cielo e della terra,

del mare e di quanto contiene. 

Egli è fedele per sempre,

rende giustizia agli oppressi,

dà il pane agli affamati. 

Il Signore libera i prigionieri,

il Signore ridona la vista ai ciechi, 

il Signore rialza chi è caduto,

il Signore ama i giusti, 

il Signore protegge lo straniero,

egli sostiene l’orfano e la vedova,

ma sconvolge le vie degli empi. 

Il Signore regna per sempre,

il tuo Dio, o Sion, per ogni generazione.

Gloria al Padre e al Figlio

e allo Spirito Santo. 

Come era nel principio, e ora e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

Sergio Carrarini, Salmi d’oggi

I ANTIFONA (tutti)

Signore, benedici il mio cuore

perché sappia dare calore e riparo;

che sia generoso nel perdonare e capire

e impari a condividere dolore e gioia.

II ANTIFONA (lettore)

Il Signore rende giustizia all’orfano e alla vedova,

ama il forestiero e gli dà pane e vestito. (De 10,18)

ISAIA 1, 10-20

Ascoltate la parola del Signore:

«Perché mi offrite i vostri sacrifici senza numero?

Sono sazio degli olocausti di montoni

e del grasso di pingui vitelli.

Il sangue di tori e di agnelli e di capri

io non lo gradisco.

Quando venite a presentarvi a me,

chi richiede a voi questo:

che veniate a calpestare i miei atri?

Smettete di presentare offerte inutili;

l’incenso per me è un abominio,

i noviluni, i sabati e le assemblee sacre:

non posso sopportare delitto e solennità.

Io detesto i vostri noviluni e le vostre feste;

per me sono un peso,

sono stanco di sopportarli.

Quando stendete le mani,

io distolgo gli occhi da voi.


Anche se moltiplicaste le preghiere,

io non ascolterei:

le vostre mani grondano sangue.

Lavatevi, purificatevi,

allontanate dai miei occhi il male delle vostre azioni.

Cessate di fare il male,

imparate a fare il bene,

cercate la giustizia,

soccorrete l’oppresso,

rendete giustizia all’orfano,

difendete la causa della vedova».

Gloria al Padre e al Figlio

e allo Spirito Santo. 

Come era nel principio, e ora e sempre,

nei secoli dei secoli. Amen.

II ANTIFONA (tutti)

Il Signore rende giustizia all’orfano e alla vedova,

ama il forestiero e gli dà pane e vestito. (De 10,18)

III ANTIFONA (lettore)

Coloro che arrivano qui

sulle nostre sponde

già tormentati dal freddo

già malati e già soli

non sanno che in noi

le finestre di grande speranza

sono ormai chiuse.

Alda Merini, Coloro che arrivano qui

LA PREGHIERA ESPRESSA DALLA NOSTRA VITA…

Poiché tu ci chiedi di vivere e di lavorare insieme,

sviluppa in noi lo spirito di collaborazione.

Non ci permettere di rimanere isolati,

racchiusi ciascuno nei nostri problemi personali,

nel puro compimento del nostro dovere.

Insegnaci a tener conto della personalità altrui,

a rispettarla,

a non volerla modellare secondo le nostre esigenze.

Aiutaci a fare volentieri le concessioni

che porta con sè una vita e un lavoro compiuto fianco a fianco.

Ispiraci una mentalità magnanima, rendici felici di aiutare gli altri,

di collaborare ai loro successi,

anche se dobbiamo rimanere nell’ombra.

Fa regnare tra di noi una grande delicatezza nei rapporti di relazione,

rendici premurosi e solleciti nell’intento di servire il prossimo.

Concedi alle nostre anime l’intesa più profonda,

in una stima reciproca, sincera, piena di benevolenza cristiana.

Dacci la forza di offrirti tutti i sacrifici che ci siano richiesti

per salvare l’amore fraterno;

tutte le rinunce che ogni forma di collaborazione porta con sé.

J. Galot

III ANTIFONA (tutti)

Coloro che arrivano qui

sulle nostre sponde

già tormentati dal freddo

già malati e già soli

non sanno che in noi

le finestre di grande speranza

sono ormai chiuse.

LETTURA: Mt 7,15-23

15 Guardatevi dai falsi profeti che vengono a voi in veste di pecore, ma dentro son lupi rapaci. 16 Dai loro frutti li riconoscerete. Si raccoglie forse uva dalle spine, o fichi dai rovi? 17 Così ogni albero buono produce frutti buoni e ogni albero cattivo produce frutti cattivi; 18 un albero buono non può produrre frutti cattivi, né un albero cattivo produrre frutti buoni. 19 Ogni albero che non produce frutti buoni viene tagliato e gettato nel fuoco. 20 Dai loro frutti dunque li potrete riconoscere.

21 Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli. 22 Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiamo noi profetato nel tuo nome e cacciato demòni nel tuo nome e compiuto molti miracoli nel tuo nome? 23 Io però dichiarerò loro: Non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi operatori di iniquità.

 

(silenzio/tempo di raccoglimento)

BREVE MEDITAZIONE

(silenzio/tempo di raccoglimento)

RESPONSORIO (tutti)

Dio grande e misericordioso,

anch’io spesse volte uso molte parole nella preghiera

ma non mi fermo ad ascoltare.

Spesso chiedo favori, senza essere cosciente

che dovrei prima ringraziarti

per essere stato inondato di doni,

tra i quali primeggia il tuo amore.

Sbaglio nel chiederti piccole cose

invece di implorare la stupenda grazia

di partecipare alla tua stessa vita.

Non ti chiedo che tu mi riveli il tuo Nome

perché lo vedo scritto ovunque,

ogni volta che concedo a me stesso il privilegio del silenzio,

di ridurre la mia attività,

di placare questo mio inquieto cuore.

Non chiedo la rivelazione del tuo Nome

ma la tua benedizione,

usando le parole del saggio Salomone

che, da te sollecitato a domandare qualsiasi cosa,

non implorò beni e ricchezze materiali

ma fu felice di poter invocare:

“Fammi partecipare alla tua sapienza:

dammi, Signore, un cuore che ascolta!”.

Amen.

ANTIFONA MAGNIFICAT (lettore)

Gli israeliti gemettero per la loro schiavitù, alzarono grida di lamento e il loro grido dalla schiavitù salì a Dio. Allora Dio ascoltò il loro lamento, si ricordò della sua alleanza con Abramo e Giacobbe. (Es 2,23-24)

L’anima mia magnifica il Signore *
e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore,

perché ha guardato l’umiltà della sua serva. *
D’ora in poi tutte le generazioni mi chiameranno beata.

Grandi cose ha fatto in me l’Onnipotente *
e Santo è il suo nome:

di generazione in generazione la sua misericordia *
si stende su quelli che lo temono.

Ha spiegato la potenza del suo braccio, *
ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore;

ha rovesciato i potenti dai troni, *
ha innalzato gli umili;

ha ricolmato di beni gli affamati, *
ha rimandato i ricchi a mani vuote.

Ha soccorso Israele, suo servo, *
ricordandosi della sua misericordia,

come aveva promesso ai nostri padri, *
ad Abramo e alla sua discendenza, per sempre.

Gloria al Padre e al Figlio *e allo Spirito Santo.

Come era nel principio, e ora e sempre *
nei secoli dei secoli. Amen.
(Lc 1, 46-55)

ANTIFONA MAGNIFICAT (tutti)

Gli israeliti gemettero per la loro schiavitù, alzarono grida di lamento e il loro grido dalla schiavitù salì a Dio. Allora Dio ascoltò il loro lamento, si ricordò della sua alleanza con Abramo e Giacobbe.

PREGHIERE PER GUIDARE I NOSTRI PASSI

Tutti: Ascoltaci Signore

Signore, guardaci da chi parla di pace, ma ha la guerra nel cuore, guardaci da chi sa blandire la nostra vanità e fa che noi stessi non ci presentiamo come falsi profeti; lo spirito di Dio ci doni pace, gioia, mitezza e dominio delle nostre intemperanze;

Signore, i frutti possono essere belli, ma avvelenati, pieni di falsità e di luci che abbagliano. Non lasciarci soli, fa che alla fine di ogni giornata abbiamo il coraggio di guardarci dentro; che lasciamo cadere tutte le barriere e le apparenze, di cui sappiamo rivestirci, per cercare almeno un frutto che renda la nostra giornata non sprecata;

Signore, spesso ci consoliamo con il numero delle messe ascoltate o delle riunioni frequentate in parrocchia. Fa che non diventiamo smemorati ascoltatori della tua Parola; abbi pazienza con noi e con il tuo aiuto riusciremo a mettere in pratica il tuo insegnamento;

Signore, facciamo tante cose, corriamo avanti e indietro, vogliamo convertire chi ci sta intorno, ma c’è amore in tutta questa frenesia? Fa che non diventiamo costruttori di niente, fa che studiamo, meditiamo e viviamo ogni giorno la tua parola per convertire prima di tutto noi stessi, poi, verrà l’amore per gli altri;

PADRE NOSTRO

Dio, che hai fatto dei cieli la tua dimora,

guarda a noi, piccole creature

che viviamo qui, su questa terra.

Dacci lo Spirito che ci riempia di gioia!

Abbà, sia santificato il tuo nome.

Facci gioire nel farlo conoscere ad ogni creatura.

Abbà, venga il tuo regno:

un regno in cui tutti siano uniti.

Venga una cultura di pace, di amore e di giustizia

che metta fine alla guerra.

Venga il tuo regno nell’umile uso

dei doni del nostro pianeta,

coltivato con amore dai tuoi figli.

Abbà, sia fatta la tua volontà,

il tuo disegno di pace.

Aiuta la tua chiesa e tutti i cristiani

ad unirsi nella fede.

Abbà, dacci il pane di ogni giorno,

da tutti riconosciuto come tuo dono.

Abbà, rimetti i debiti a noi,

che conoscendo il tuo perdono generoso

vogliamo riconciliarci con tutti i fratelli.

Abbà, liberaci dal male.

Abbà, grazie di essere grande

e misericordioso,

dolce è il tuo nome, sconfinato il tuo amore.

Bernhard Häring

ORAZIONE

Sorella, Fratello: ci sia anche in questa settimana un tempo per pregare.

Cerchiamolo con assiduità come l’assetato cerca la sorgente.

Aiutiamoci come comunità a mettere radici di preghiera,

di silenzio e di meditazione nella nostra vita quotidiana.

Una comunità che non educhi alla preghiera e alla lettura biblica

è come il contadino che vuole raccogliere frutti,

ma si è dimenticato di irrigare il campo.

Anche su questa strada ci precede Gesù, uomo di azione e uomo di preghiera…

Amen

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